I ragazzi del Sant'Elia traslocano il laboratorio d'informatica
Grazie a un progetto di alternanza scuola lavoro gli studenti dell'istituto superiore canturino partecipano in prima linea ai lavori in classe
All’istituto Sant’Elia l’alternanza scuola lavoro si fa in casa. Da lunedì infatti, e si presume che i lavori proseguiranno per una decina di giorni, il laboratorio di informatica della scuola secondaria di Cantù traslocherà dal piano terra al secondo e si rinnoverà, anche grazie al lavoro degli studenti.
I ragazzi del Sant'Elia traslocano il laboratorio d'informatica
"Nei mesi scorsi i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci hanno permesso di dare vita a un laboratorio dedicato al biliardo per il quale abbiamo acquistato due tavoli - ha spiegato il dirigente scolastico Lucio Benincasa - Per questioni di organizzazione degli spazi abbiamo deciso di realizzare al piano terra, dove fino ad oggi era presente il laboratorio di informatica e di spostare quest’ultimo al secondo piano".
I lavori per il trasloco del laboratorio di informatica sono stati affidati all’azienda Parkpiù srl di Como che si è resa disponibile a una convenzione per coinvolgere gli studenti della scuola nel lavoro attraverso un percorso di Pcto (Percorso per le competenze trasversali e per l'orientamento) di cui è responsabile il docente Giovanni Corigliano.
Nello specifico sono stati coinvolti in prima battuta gli studenti della 3^TB dell’indirizzo Tecnico in "Elettronica ed elettrotecnica": gli studenti infatti nelle ore delle materie professionalizzanti hanno progettato i nuovi collegamenti del laboratorio. In seconda battuta stanno lavorando gli studenti della 3^PA dell’indirizzo Professionale in "Manutenzione e assistenza tecnica" che concretamente stanno svolgendo le attività di smontaggio e reinstallazione delle strumentazioni elettroniche.
"In questi primi giorni di lavori ho visto i nostri studenti davvero entusiasti, contenti di poter essere partecipi concretamente di lavoro all’interno della scuola - ha aggiunto il dirigente - perché stanno vedendo e toccando con mano l’utilità di ciò che stanno facendo".
Stephanie Barone