La Pallacanestro Cantù cade sul parquet di Agrigento. Sacchetti: "La squadra si è spenta e non mi piace"
È la quarta sconfitta stagionale per i biancoblù in campionato
La Pallacanestro Cantù cade all’ora di pranzo sul parquet della Moncada Energy Fortitudo Agrigento (79-74). È la quarta sconfitta stagionale per i biancoblù in campionato, che restano comunque primi nel Girone Verde di Serie A2 a 30 punti, +2 sulla Gruppo Mascio Treviglio vincente a Milano contro l’Urania (72-84).
La Pallacanestro Cantù cade sul parquet di Agrigento
Senza Da Ros, coach Sacchetti parte con il quintetto classico formato da Rogic, Bucarelli, Nikolic, Baldi Rossi e Hunt. Apre le danze Bucarelli da fuori, poi Hunt e Rogic allungano sul 4-9. Marfo accorcia a -1, ma Nikolic timbra il +3 (8-11). Sale in cattedra Grande con la tripla del pareggio. I locali sono in gas e superano al 7’ con le penetrazioni di Ambrosin e Francis (17-13). Negli ultimi minuti del periodo Sacchetti rimescola tutto, lasciando in campo solo Baldi Rossi e mandando sul parquet Berdini, Stefanelli, Severini e Pini. Sono proprio Stefanelli e un
libero di Pini a chiudere sul 17-16 al 10’. Percentuali al tiro intorno al 40% per entrambe le formazioni nel corso del primo quarto.
Pronti via, subito parziale di 0-9 dei canturini con due bombe di Stefanelli e Rogic dalla lunetta (17-25). Cantù stringe le maglie della difesa e sale di ritmo in attacco. Si accende la sfida dalla lunga distanza: prima Rogic per il +9, poi ecco due tripl consecutive di Negri per il -3 siculo (25-28). Agrigento c’è e coach Sacchetti chiama time out. Entra in doppia cifra Stefanelli dalla lunetta (10 personali), poi arrivano la bomba di Rogic e il canestro di Baldi Rossi per il +10 (25-35). Colpo di coda di Agrigento che la butta sul fisico e firma un break di 6-2 (31-37). Francis già con tre falli per i locali, che all’intervallo tirano peggio dei canturini (38,7% contro il 46,7%).
Inizio shock dei biancoblù nella terza frazione con il parziale di 8-0 di marca Fortitudo. Sugli scudi Ambrosin, Marfo e Grande per il sorpasso agrigentino: 39-37. Botta e risposta serrato con Nikolic e Stefanelli da una parte, Grande dall’altra: 43-42. Ambrosin da fuori e Marfo ai liberi volano a +6 (48-42). Incontenibili i padroni di casa ancora a segno dalla lunga distanza, prima con Ambrosin e poi con Grande: 54-42. Moncada Energy in piena fiducia, mentre Cantù prova a restare in scia con Rogic e Stefanelli, ma gli uomini di coach Sacchetti appaiono in confusione. Terzo quarto horror di Cantù che subisce un parziale di 30-14 con i locali capaci di tirare con una percentuale di oltre il 52%. Alla mezz’ora è 61-51 per Agrigento.
Quarta frazione: libero di Marfo e poi terza tripla personale di Ambrosin, già a quota 23 punti al 32’ (65-51). Si gioca in velocità e le squadre pungono da fuori, arrivano altre tre bombe: Costi, Severini e Bucarelli (68-57). Bucarelli tiene vive le speranze brianzole con 2/3 ai liberi, ma Marfo schiaccia per il 70-59. Arriva anche la terza tripla di Grande che sembra chiudere i giochi (73-61). Cantù, però, ci crede e firma un break di 2-9, che vale il 75-70 a un minuto dalla sirena. Rogic per il -3 a 10’’ dal termine, ma Ambrosin ai liberi mette la vittoria in cassaforte (79-74). Doppia-doppia di Marfo con 14 punti e 12 rimbalzi.
Il commento post partita
"Avevo già detto che Agrigento è un’ottima squadra - l’analisi di coach Meo Sacchetti -. Noi, però, a fine primo tempo abbiamo concesso troppi tiri facili, così loro sono riusciti a ricucire in parte lo strappo che avevamo dato. Il nostro inizio del secondo tempo, invece, è stato veramente tragico ed è già la seconda volta che ci capita in questa stagione. Una volta che noi siamo calati vistosamente con tanti errori al tiro e palle perse, loro hanno avuto un paio di minuti di pura esaltazione nel terzo quarto. Nella quarta frazione alla fine ci siamo riavvicinati e siamo arrivati a tre punti di distacco, ma loro avrebbero dovuto regalarcela e non è stato così. Fino a quando siamo rimasti lucidi, non li abbiamo fatti esaltare. Poi all’inizio del terzo quarto ecco un film già visto in negativo per noi, abbiamo subìto troppo e dato una grossa mano ad Agrigento che ci ha chiaramente punito".
E aggiunge: "Non siamo in un periodo brillante a livello fisico, ma dobbiamo uscire da questa situazione il prima possibile. La squadra si è un po’ spenta e questo non mi piace, dobbiamo fare una riflessione su noi stessi e lottare di più quando scendiamo in campo. Voglio una squadra che giochi duro e non in maniera soffice".
Foto: Giuseppe Greco