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L'Istituto San Vincenzo approda alle regionali di scacchi

Da anni la scuola continua a formare giovani talenti scacchistici

L'Istituto San Vincenzo approda alle regionali di scacchi
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Gli studenti dell'Istituto San Vincenzo, dopo importanti vittorie alle gare provinciali di scacchi, approdano alle regionali. Si tratta di un risultato straordinario, frutto di un lavoro costante e appassionato che la scuola svolge da 16 anni.

San Vincenzo: una "fucina" di talenti scacchistici

La San Vincenzo è una vera e propria "fucina" di talenti scacchistici. E questo è possibile grazie a un programma innovativo, che ha introdotto gli scacchi come materia curriculare per tutte le classi della scuola primaria e secondaria di primo grado, e quest’anno in via sperimentale per una classe della scuola di agraria. Così la San Vincenzo ha raggiunto un traguardo incredibile durante le recenti gare provinciali: le squadre della scuola Primaria, sia la maschile sia le femminili, si sono classificate al primo posto, così come, per la Secondaria di primo grado, la squadra femminile si è classificata al primo posto e la squadra maschile al secondo posto.

Alle Regionali circa 500 talenti da tutta la Lombardia

Un’importante soddisfazione che porterà quattro squadre alla seconda fase, cioè alle regionali, le quali si terranno il prossimo 13 aprile e a cui parteciperanno circa 500 ragazzi provenienti da tutta la Lombardia.

Questo straordinario risultato è frutto di un lavoro costante e appassionato: l’Istituto San Vincenzo promuove la pratica degli scacchi tra i propri studenti da ben 16 anni, anche se solo negli ultimi quattro anni è stata introdotta come materia curriculare durante le ore scolastiche.

"Il gioco degli scacchi? Un po' come il gioco della vita"

"Il gioco degli scacchi è un po’ come il gioco della vita – spiega Mariapia Selva, docente e responsabile del progetto scacchi dell’Istituto San Vincenzo – Quotidianamente hai bisogno di prevedere le cose, devi imparare a reagire al mutare degli eventi e delle situazioni, devi imparare ad accettare le sconfitte, devi saper stringere la mano a chi ti ha battuto. Gli scacchi forniscono un aiuto anche dal punto di vista della crescita della persona. I giovani sono sempre più portati alla rapidità, trovano soluzioni immediate grazie anche all’utilizzo delle nuove e pervasive tecnologie informatiche e spesso difettano di una attenta abilità di riflessione e di rielaborazione. Il gioco degli scacchi ti allena a riflettere sia per prevedere le mosse dell’avversario, sia a posteriori per rielaborare gli errori commessi in previsione delle sfide future".

Un percorso didattico innovativo per la disciplina degli scacchi

Quella degli scacchi è una disciplina che viene insegnata e praticata all’interno della San Vincenzo fin dalla prima elementare, attraverso un progetto didattico di gioco-motricità su una "scacchiera gigante". In questo modo non solo i bambini vengono introdotti a questa attività, ma il gioco è funzionale nell’insegnare ai bambini come orientarsi nello spazio, secondo la formula "imparare divertendosi". A partire dalla seconda elementare, i bambini della scuola di Erba incominciano ad usare i pezzi e imparano a muoverli sulla scacchiera come in una favola. E dalla terza incominciano con gli scacchi da banco, come dei veri professionisti.

La "scacchiera gigante"

Numerosi traguardi nel corso degli anni

Dunque, un lavoro costante che ha portato negli anni a numerose soddisfazioni e traguardi, come le tre nazionali a cui la San Vincenzo si è qualificata in passato:

"E’ eccezionale ed entusiasmante vedere un migliaio di ragazzi, come nella prima partecipazione ai nazionali di Montecatini, in silenzio totale, con il solo rumore delle dita pigiate sul tasto dell’orologio - aggiunge la professoressa Selva - Io insegno anche matematica e i ragazzi che giocano a scacchi sono gli stessi che, durante la ricerca di una soluzione ad un problema matematico e geometrico cercano di trovare le soluzioni possibili, con caparbietà e determinazione.  E se gli scacchi ti portano ad essere così, ben venga nelle scuole. In un mondo iper-veloce, manca proprio questo momento di riflessione, dato dal gioco degli scacchi, in quanto insegna che non bisogna mai accontentarsi della prima risposta ma è necessario andare in profondità".

Le iniziative scolastiche e le ricorrenze dedicate agli scacchi

Ma non solo: sono state organizzate dalla scuola alcune giornate dedicate a quello che è molto più di un gioco, ad esempio la giornata della famiglia, in cui bambini e genitori formavano una mini-squadra. Oppure il Torneo del "riuso", occorrenza tradizionale dopo le vacanze natalizie, in cui i premi della gara sono costituiti dai regali non apprezzati o dall’ennesimo panettone di cui il bambino o il genitore vuole liberarsi.

"Un'interessante proposta scacchistica è prevista a giugno – conclude l’insegnante – con Luca Moroni, maestro di scacchi che giocherà in simultanea con tanti ragazzi, ma anche con quanti vorranno sfidare questo campione. Non vediamo l’ora".

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