Prof licenziato dal Monnet, avrà 10mila euro di risarcimento
L'episodio risale 2019
Un professore era stato licenziato per aver aggiunto uno 0,50 in più al suo voto di laurea. Ora sarà risarcito con 10mila euro per l'anno di stop che era stato costretto a "scontare" nell'anno scolastico 2019-2020.
Prof licenziato dal Monnet per un errore di trascrizione
Vincenzo Veneri, questo il nome del prof, lavorava allo "Jean Monnet" di Mariano Comense dal 2013, a tempo determinato. L'allora presidente Leonarda Spagnolo, dopo alcuni controlli di rito, aveva ravvisato un errore nell'autodichiarazione. "Il docente nei documenti che vengono presentati a settembre di ogni anno aveva indicato un voto di laurea leggermente superiore di uno 0,50. Si trattava però di un errore di trascrizione", ha spiegato Giacomo Mazzei, del sindacato Snals-Confsal che ha seguito la vicenda, insieme all'avvocato Marcello Iantorno.
Il risarcimento dopo 5 anni
La scoperta era stata fatta nel maggio del 2019. "Era stato un atto discriminatorio ad anno scolastico praticamente concluso. La dirigente, appellandosi alla "Riforma Brunetta", optò per il licenziamento a maggio, praticamente con l'anno scolastico quasi concluso". Veneri si era opposto alla decisione, riuscendo a ottenere il reintegro, sempre al Monnet, nel mese di luglio del 2020, perché il giudice del lavoro del Tribunale di Como evidenziò che si era trattato di un errore materiale. "Il docente è però stato costretto a restare fermo per un anno scolastico prima di poter tornare a lavorare. Ora il giudice, dopo cinque anni, ha deciso che Veneri riceverà un risarcimento di 10mila euro, una cifra che va a coprire quell'anno di stop e le spese legali", ha concluso Mazzei. Una vittoria per Veneri che nel frattempo insegna al Caio Plinio di Como.