l'annuncio

Riduzione oraria per le scuole di Albate: non c'è abbastanza personale

L'assessore Bonduri: "Le famiglie vengono penalizzate. Chiedo al Ministro che provveda, non domani ma subito".

Riduzione oraria per le scuole di Albate: non c'è abbastanza personale
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Riduzione oraria per le scuole di Albate: non c'è abbastanza personale.

Riduzione oraria per le scuole di Albate: non c'è abbastanza personale

Oggi, 23 settembre 2020, a nemmeno due settimane dall'inizio delle lezioni, l’istituto comprensivo di Albate ha comunicato alle famiglie che da domani l’orario di scuola dovrà subire una riduzione, oltre alla sospensione del doposcuola.

- scuola dell'infanzia: uscita dopo pranzo (ore 14.00)

- scuole primarie: uscita dopo pranzo (ore 14-14.30)

- scuola secondaria: uscita ore 13

- sospensione di tutte le attività pomeridiane

"La riduzione oraria è stata necessaria per poter garantire la sorveglianza degli alunni e la pulizia degli ambienti dopo che negli ultimi giorni alcuni collaboratori scolastici, prevalentemente in servizio nella scuola di piazza IV Novembre, hanno comunicato che sarebbero andati a ricoprire altri incarichi - hanno spiegato dal Comune di Como - Al momento non è possibile sapere quando ne arriveranno di nuovi: le procedure di convocazione hanno tempistiche precise, in molti rispondono alla convocazione ma poi non si presentano e i tempi raddoppiano. A questo si aggiunge la carenza di docenti, soprattutto di sostegno, e la riduzione dell’orario consente ai docenti di alleviare il problema prevedendo dei tempi di compresenza. Infine, alla scuola non è ancora stato assegnato l'"organico Covid" e non si sa a quante unità corrisponderà".

La dirigente scolastica Lucia Chiara Vitale ha scritto al Ministero dell'Istruzione presentando le problematiche e chiedendo il personale necessario a ripristinare il servizio.

"Nel giro di 48 ore mi sono trovata con 4 collaboratori scolastici in meno, in queste condizioni non mi è possibile garantire sorveglianza e igiene per tutto il tempo previsto - ha spiegato alle famiglie la dirigente - Avrei potuto essere più prudente e partire da subito con un servizio ridotto, ma davvero non volevo farlo. Purtroppo la situazione mi ha costretto ad arrendermi all’evidenza che la mancanza del personale non si può risolvere con una bacchetta magica. Mi scuso per avervi dovuto avvisare oggi per domani, ma come vi ho spiegato, la situazione ha preso in contropiede anche me. Vi assicuro che faremo il possibile per ristabilire al più presto la normalità".

"Il comune è vicino alla scuola e ne comprende le esigenze – spiega l’assessore alle Politiche educative Alessandra Bonduri - Il personale promesso dal Ministro non è ancora arrivato nonostante i tanti annunci e questo fa sì che la vita degli studenti subisca delle profonde mancanze. Inoltre, e non è meno importante, le famiglie vengono penalizzate. Chiedo al Ministro che provveda, non domani ma subito. Mi appello due volte al Ministro per le insegnanti di sostegno! La scuola è una comunità e come tale ha bisogno della collaborazione di tutti i livelli istituzionali. Il Ministro è il primo ingranaggio che si deve attivare. L’Amministrazione comunale non si è mai sottratta e mi dispiace dover subire una contingenza generata da altri. In ogni caso auspico che sia un momento temporaneo e monitorerò la situazione per poter dare risposte ai genitori".

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