Iniziative

UnipolSai Briantea84 Cantù: Filippo Carossino allenatore per un giorno

L'atleta ha incontrato bambini e bambine dalla prima alla quinta elementare.

UnipolSai Briantea84 Cantù: Filippo Carossino allenatore per un giorno
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Si è raccontato e ha risposto come sempre alle curiosità dei giovani sulla sua vita.

Qualche ora all’insegna del basket nell'ambito del progetto “Lo sport che va oltre”

Un appuntamento particolare per Filippo Carossino, per una volta nei panni dell’allenatore. Nella mattinata di ieri, sabato 11 marzo, a Verano Brianza l’atleta della UnipolSai Briantea84 Cantù ha incontrato bambini e bambine dalla prima alla quinta elementare per qualche ora all’insegna del basket. Il progetto si chiama “Lo sport che va oltre” ed è promosso dalla Polisportiva Veranese in collaborazione con Scuole Verano e ha un obiettivo ben preciso: abbattere i pregiudizi, guardare alla persona con disabilità come persona e lo sport in prima linea in aiuto come motore per permettere tutto questo.

Chiacchiere e sport con i giovanissimi

Non solo parole - Carossino si è raccontato e ha risposto come sempre alle curiosità dei giovani sulla sua vita, sportiva e non -  ma anche esercizi di pallacanestro insegnati dal numero 22 biancoblù. Carossino, nella seconda tappa di questo progetto, ha guidato due gruppi (prima i più piccoli e poi i più grandi) tra alcuni dei fondamentali della pallacanestro in piedi, per differenziarla da quella praticata dallo stesso giocatore. Lo ha fatto seduto sulla sua carrozzina da gioco, senza che nessuno si chiedesse il perché, con i giovani che hanno guardato appunto oltre, soffermandosi solo sull’importanza di poter apprendere trucchi e tecniche da un’atleta del suo calibro.

"E' stato bello vivere questa esperienza"

“È stato bello, un po’ diverso rispetto a quello che faccio di solito - ha commentato Filippo Carossino - È una parte che mi piace, divertente immedesimarsi in questa nuova veste. Sono contento che i giovani si siano divertiti e che abbiano provato a fare tutto quello che è stato detto loro, fino ad arrivare a fare i primi canestri”.

 

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