Il gesto

"Arbitro, non è rigore": Stefano insegna fair play

Il giovane atleta della Carugo Academy è stato protagonista di un bel gesto durante un torneo di calcio 

"Arbitro, non è rigore": Stefano insegna fair play
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Ci sono tanti modi per incidere positivamente in una partita di calcio. Il grande gesto di fair play di Stefano Ceccarelli, della Carugo Academy, è sicuramente una di queste modalità. Il giovane atleta, classe 2010, era impegnato in una partita del torneo «Sport Event Trophy» a Riccione.

"Arbitro, sono scivolato. Questo non è rigore"

Il racconto dell’episodio lo fa Stefano stesso: «Dopo aver scartato tre giocatori, quando stavo per tirare sono scivolato e l’arbitro ha fischiato un rigore a nostro favore». A questo punto, Stefano agisce d’istinto: «Ho detto all’arbitro che sono scivolato e ha cambiato la sua decisione».
Stefano prosegue con grande chiarezza: «Mi sono sentito bene con me stesso e sono felice del gesto che ho fatto perché se avessi avvisato l’arbitro mi sarei portato il peso di aver vinto una partita ingiustamente». Dopo la partita sono arrivati i complimenti di tutti. In primis, la Carugo Academy che ha diffuso via social i propri complimenti al suo tesserato. L’associazione sportiva ha definito il gesto di Stefano «una grande vittoria morale per il ragazzo e per tutta la società».

Un premio meritato

Grande vicinanza, sul momento, è stata mostrata anche dal mister dei 2010, Sergio Radaelli e dai dirigenti Andrea Corti e Matteo Caspani che hanno rinfrancato il ragazzo dopo la sconfitta e sottolineato il gesto. Ma anche l’organizzazione del torneo, nella persona di Max Serra, non ho voluto far passare inosservato ciò che ha fatto Stefano. Il giovane calciatore della Carugo Academy, infatti, è stato premiato con un pallone e con grandi applausi da parte della folla che si era assiepata sotto il palco.

I genitori: "Stefano è un ragazzo molto umile"

Un’attenzione che, come spiegano i genitori di Stefano, Massimiliano e Eleonora Cavallaro, è stata inaspettata: «Stefano è un ragazzo molto umile. Questo eco che si è creato gli è sembrato strano. Continuava a dire che non aveva fatto niente di che». Papà Massimiliano prosegue: «Lo sport è così. Se c’è qualcosa che non è corretto, è giusto segnalarlo. C’è stato grande riconoscimento da parte di tutti. Per noi è stato molto bello». Ed è proprio il riconoscimento unanime della bellezza del gesto ciò che ha colpito di più la famiglia Ceccarelli: «Ci hanno ringraziato anche i giocatori e i genitori avversari. Non ci aspettavamo questo eco. Anche la Carugo Academy ha sottolineato l’azione di Stefano e la ringraziamo». La famiglia, d’altronde, ha solidi principi: «Ci interessa che quando Stefano si allena, gioca e torna a casa, lo faccia con il sorriso poi del risultato ci interessa poco».

La commozione

Papà Massimiliano conclude: «È stato un weekend molto bello, ero commosso. Non sapevamo che lo avrebbero premiato. Stefano era molto imbarazzato, quasi si nascondeva. Per lui è stato naturale, non ci trovava nulla di strano». Un bel gesto quello del giovane Stefano, capace di mettere d’accordo tutti con un’ammissione di colpa molto rara in un ambiente ultra competitivo come quello calcistico. La speranza è che ciò che ha fatto Stefano diventi la norma e non un’eccezione, per quanto molto lodevole, come in questo caso.

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