Basket Comasco Alessandro Carletti: "Coltivate pensieri positivi, l'entusiasmo non può fiorire in un terreno di paura"
Basket comasco a tu per tu con il Coach dei Cucciago Bulls
Basket comasco a tu per tu con il Coach dei Cucciago Bulls.
Basket Comasco "Sono sempre in contatto con i miei giocatori e in collaborazione con Evolution Sport Academy"
E' calato il sipario malinconicamente sulla stagione sportiva anche del basket comasco colpito in modo falloso e a tradimento dal Coronavirus. In questo momento di difficoltà inusuale per tanti appassionati che c'è chi però non vuole sentirsi fuori gioco ma cerca di alimentare passione, aggiornamento e comunicazione con la propria squadra costantemente. Chi come Alessandro Carletti allenatore esperto e molto conosciuto nel panorama cestistico nostrano attualmente in forza ai Cucciago Bulls, ha deciso di non stare in panchina ma sfruttare questo stop forzato come opportunità di crescere, migliorare e continuare la sua attività cestistica magari sfruttando altri canali e altre soluzioni. Cioè vedere un momento negativo come opportunità, come dice Alessandro anche per mettersi in gioco. Un esempio, un modello da seguire anche per i più giovani. Ecco perché abbiamo voluto incontrare coach Alessandro Carletti a cui è dedicato il nostro "A Tu per Tu".
1) Ciao coach è proprio un butto momento per tutti anche per il basket che almeno a livello regionale ha chiuso i battenti. Voi siete fermi da oltre un mese: sei in contatto con la squadra e hai mandato lavoro personalizzato ai tuoi atleti?
1 "Ciao, ovviamente è un momento delicato di riflessione e grande responsabilità. Io sono in contatto con i gruppi che alleno e in collaborazione con Evolution Sports Accademy di Patrick Johnsen, stiamo tenendo in movimento i ragazzi che hanno voglia di fare attività. Nessuno è obbligato, semplicemente cerchiamo di dare un appuntamento giornaliero per tenere vivo interesse e impegno per l'attività sportiva facendo leva sul desiderio è l'attesa di quando riprenderemo a frequentare la palestra".
2) Sei in contatto oltre che con giocatori anche con staff e società? Che aria tira e come è il morale?
2 - "Certo siamo in contatto costante tra noi allenatori e cerchiamo di condividere esperienze passate e proposte per il futuro. Siamo consapevoli che potrebbero cambiare un pò di cose ma per quanto mi riguarda sto cercando di pensare ad una post season fatta di lavoro in palestra al rientro e cominciare a pianificare il nuovo anno sportivo".
3) Cosa pensi, sinceramente, della situazione che si sta vivendo anche nello sport e nel basket?
3 - "Allora se ognuno di noi farà il proprio dovere di cittadino responsabile, sono certo che per la metà di giugno si potrà tornare a calcare il parquet del pala Blackcourth".
4) Hai sentito altri coach o addetti ai lavori, oltre alla normale preoccupazione cosa pensano e quali sono loro opinioni a riguardo?
4- "Purtroppo ormai non abbiamo più la possibilità di terminare la stagione visto che la Fip ha deciso responsabilmente di dichiarare chiusa l'annata agonistica 2019/20 almeno a livello regionale. Le opinioni sono comunque eterogenee
Qualcuno si lamenta che sarà difficile recuperare il tempo perso altri vorrebbero rientrare almeno per fare tornei estivi per recuperare almeno il salvabile. Io penso che i ragazzi se non stressati in questo momento, siano in grado autonomamente di trovare le soluzioni per lavorare individualmente. E penso che questo momento negativo potrà essere solo una grande opportunità"-
5) Sei stato giocatore.. cosa hai detto ai tuoi giocatori o cosa senti di dire a un atleta costretto così a lungo a stare lontano dal campo e dal basket? Come sopportare questa astinenza da basket? Tu come fai? Basket in tv, su internet aggiornamento tecnico oppure stacco totale?
5 - "Devo essere sincero , a me non manca il basket, mi mancano soprattutto le relazioni interpersonali coi singoli e col gruppo. Ai ragazzi dico di tirare se hanno un canestro , di fare più canestri possibile ogni giorno. Realizzare un canestro è una cosa importante da non sottovalutare, e più segni più dai importanza al tiro.
Io mi sto aggiornando ma questo lo faccio sempre, in questo momento però mi sto mettendo ancor di più in discussione".
6) Non sapendo come e quando si tornerà in campo, un tuo bilancio della stagione del tuo team che è stato stoppato a febbraio con l'augurio che si possa tornare in campo….prima possibile
6- "Il mio bilancio e’ positivo perché i ragazzi rispondono sempre positivamente al lavoro proposto in palestra e sono sempre pronti a mettermi in crisi, anche in discussione con il loro miglioramento e il cambiamento continuo.
Torneremo presto in palestra, non dobbiamo dimenticare tutto ciò che di buono sta nascendo da questa esperienza negativa. Coltivate sempre pensieri positivi, l'entusiasmo non può fiorire in un terreno pieno di paura".
Grazie coach e ovviamente arrivederci a presto.. sul parquet!