Cairoli è il nuovo presidente del Gs Junior Calcio
"Ho deciso di mettermi in gioco spinto dalla passione per il calcio", ha affermato il neo-eletto

Ha iniziato a giocare a calcio quando era piccolo e ora, a 57 anni, Paolo Cairoli è diventato il presidente del Gs Junior Calcio di Fino Mornasco.
La carriera di Cairoli
Racconta il nuovo presidente:
"Ho cominciato a giocare nella Junior quando avevo 9 anni, allora si iniziava più tardi rispetto ad oggi. Ho giocato fino a quando ne ho avuto la possibilità e ora gioco saltuariamente a calcetto con gli amici".
Dopo l’esperienza in Junior Cairoli ha giocato anche nel calcio Fino e a Casnate, inoltre, mentre si allenava ha iniziato anche la carriera come allenatore:
"Mi ero reso disponibile a dare una mano ad allenare e a circa 20 anni ho iniziato a seguire gli allenatori, fino ad arrivare ad allenare i ragazzi".
Giocatore e allenatore
Il ruolo di giocatore-allenatore non è pesato a Cairoli:
"Entravo in campo verso le 17.30, allenavo i ragazzi, poi mi allenavo io. Al sabato accompagnavo i ragazzi alle partite e la domenica era il mio turno. Ho fatto così per anni".
Gli obiettivi del nuovo presidente
Paolo ora è il nuovo presidente del Gs Junior Calcio:
"Alla ripresa della stagione non so se allenerò, ma di certo, anche se ora sono il presidente, se ci fosse bisogno sono pronto a dare una mano. Mi sono messo in gioco, spinto dall’amore che ho per la società, per la passione verso il calcio e i ragazzi che fanno parte della Junior".
Cairoli ha le idee chiare su quanto vorrebbe fare come presidente:
"Le società “oratoriali” come la nostra pagano le difficoltà di un momento nel quale i genitori spesso vogliono che i figli diventino dei “super campioni”. Ma il mio progetto è quello di mantenere lo spirito della società che cerca di valorizzare i ragazzi facendo capire loro che il calcio è divertimento. Vorrei che i giocatori comprendessero che i primi valori devono essere lo sport, il gruppo, il gioco di squadra e la voglia di divertirsi. Poi, certo, c’è anche il lato competitivo, ma non deve essere al primo posto".
Per Cairoli lo sport è fondamentale e perdere dei giocatori è una sconfitta:
"Sono quasi più contento quando un ragazzo mi dice che vuole cambiare squadra perché ambisce al successo. Ma quando un giocatore mi dice che non ha più voglia di giocare a calcio è una sorta di fallimento perché il nostro scopo è quello di trasmettere ai giovani la passione non solo per il calcio, ma per lo sport in generale".
Per ottenere tutto ciò il neo presidente non sarà solo:
"Non posso fare tutto da solo e so che avrò l’aiuto degli altri della Junior: lavoreremo tutti insieme”.