Serie A2

Cantù cerca il riscatto con Cento: ma per i primi posti serve un miracolo

Dopo le due sconfitte consecutive l’obiettivo primo e secondo posto sfuma, ma per Sacchetti non era così fondamentale: "Serve vincere tutte le serie dei play-off"

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Deve riscattarsi e ritrovare la via della vittoria l’Acqua S.Bernardo Pallacanestro Cantù. Quella vittoria che sembrava ormai un traguardo fisso dopo le prime due rassicuranti giornate di Girone giallo e che ora, invece, sembra essere così lontana da raggiungere dopo le ultime due preoccupanti sconfitte.

Cantù cerca il riscatto con Cento: ma per i primi posti serve un miracolo

L’appuntamento con il riscatto è fissato per sabato 29 aprile alle 20.30 a Cento, sul parquet della Dinelli Arena contro i padroni di casa della Tramec. Una squadra ostica, che con Cantù ha un ruolino di marcia equilibrato: una vittoria per Cento nelle semifinali di Coppa Italia per 84 a 77; e una sconfitta al PalaDesio, proprio nella seconda giornata del Girone giallo, quando Cantù toccò per la prima volta quota cento punti.

Una partita, quest’ultima, che non deve sembrare così lontana per Cantù, perché gli uomini di coach Meo Sacchetti, nonostante qualche alto e basso, hanno dimostrato di poter essere quella squadra e quindi toccherà loro ripetersi.

"A livello mentale sappiamo che ci sono due partite e poi iniziano i play-off quindi non si può respirare – ha esordito coach Meo Sacchetti nella conferenza stampa di giovedì – Arriviamo da un pessimo quarto quarto con Pistoia, dove non abbiamo mai fatto canestro e non è dai noi. Dobbiamo ritrovare un po’ di fiducia. A Forlì abbiamo visto il valore di quella squadra, mentre in casa non siamo riusciti a fare un break importante. Ma dobbiamo avere fiducia nei nostri giocatori. I play-off saranno già un’altra cosa: c’è l’eliminazione e noi vogliamo prepararci al meglio vincendo già da sabato con Cento".

Mentre nell’ultima partita in casa contro Pistoia a Cantù è mancato proprio l’attacco, con Filippo Baldi Rossi e Francesco Stefanelli fermi a 0 punti, con Cento all’andata era proprio l’attacco ad aver funzionato bene.

"Capita che i giocatori non segnino – ha detto Sacchetti – Baldi Rossi ha fatto una parte di campionato importante e ora sta soffrendo. Ieri gli ho parlato, ma queste sono cose che capitano. A me è capitato da giocatore in una partita di play-off e fare 0 punti. Lui deve continuare a credere nel suo gioco. Stefanelli ha patito un po’ la fisicità della gara, ha giocato in penetrazione ma è meglio che tiri da fuori. Vedremo di aggiustare le cose".

Ma, oltre agli episodi di Baldi Rossi e Stefanelli, sono anche altri i giocatori che sono sembrati sottotono lato Cantù, ovvero i due stranieri Roko Rogic e Dario Hunt.

"Rogic e Hunt si trascinano dietro dei piccoli acciacchi – ha specificato il coach – Il problema è che poi ci vuole che mettano in mostra le loro qualità. Non voglio vederli giocare con la paura e la tensione. Una paura che non ho mai trasmesso ai miei giocatori».

E infine, un pensiero sull’ormai sfumato obiettivo primi due posti:

"Sembrava dall’inizio che arrivare al primo posto ti dava la certezza di essere promosso. Se dobbiamo dimostrare qualcosa c’è bisogno di vincere anche la altre partite. Pensiamo sempre alla fine dei play-off, ma ci sarà la prima serie, poi la seconda e infine anche la terza. Dobbiamo conquistarci tutto il percorso. Quindi non avevo questa bramosia di arrivare primo. La squadra dev’essere mentalmente forte per giocare anche con questo handicap".

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