Cantù in scioltezza contro Roma: la prima al PalaDesio finisce 108 a 77
Cantù finalmente è tornata a casa e lo ha fatto con una vittoria di fronte ai suoi tifosi. Al PalaFitLine di Desio è andata in scena la quarta giornata di campionato di Serie A2 Lnp tra la Pallacanestro Cantù e la Luiss Roma. A prevalere, in una gara quasi perfetta di Hickey, sono stati coach Devis Cagnardi e i suoi che portano a casa due punti grazie al 108 a 77 inferto agli "universitari".
Obiettivo centrato: tenere il passo di Trapani, Rieti e Torino
Coach Devis Cagnardi opta per il quintetto Hickey in cabina di regia, Bucarelli a supporto dell'americano, Nikolic a dare sostanza, Young e Burns dal reparto lunghi. Obiettivo di giornata per coach e giocatori tenere Trapani a due soli punti di distanza prima dello scontro diretto di sabato e allo stesso tempo tenere il passo di Rieti e Torino: tutte squadre uscite vincitrici dall'impegno del fine settimana.
Primo quarto
La partita si apre con un rimbalzo difensivo di Burns e poi palla a Kickey per la penetrazione e i due tiri liberi, di cui uno sbagliato. Ad aprire le marcature per gli universitari della Luiss Roma ci pensa Badmus, ma un recupero di palla di Hickey con tanto di alley up per Nikolic infiamma subito il PalaDesio. Young risponde a Miska, ma Miska non ci sta e piazza la bamba da tre. Il confronto continua perché Young mette due punti e riporta i suoi in parità: 7 a 7 dopo 6 minuti.
Parità subito scossa da Burns con un tiro preciso dall'arco, subito seguito da Hickey che in surplus non sbaglia. Badmus prova ad accorciare le distanze su una palla persa da Cantù, Young mette due punti per poi uscire poco dopo e lasciare spazio a capitan Baldi Rossi. Tanti punti ma anche qualche errorino per il lungo americano di Cantù. Nel frattempo Bucarelli mette la tripla e per Cantù al momento sono 3 su 4.
A tre dalla fine Nicolic sfrutta il fisico e allunga a +6, ma dall'altra parte Baldi Rossi si fa sorprendere da Miska. Hickey recupera un altro pallone, tarantolato e serve Baldi Rossi per il riscatto: la retina si muove e sono tre punti. Falluca prova a spegnere l'entusiasmo canturino e mette a sua volta una tripla e tiene i suoi a -2. Un po' di riposo per Hickey e Bucarelli: entrano Clerici e Berdini, quest'ultimo per amministrare il gioco per gli ultimi due possessi ma l'ultimo minuto di gioco non regala gioie ai canturini. Il quarto si chiude sul 23 a 21 per Cantù.
Secondo quarto
Berdini dopo una palla persa e una quasi decide di mettersi in proprio e mette due punti, ribaltamento di fronte e Jovovic punisce i biancoblù. Ma i giocatori di coach Cagnardi non perdono tempo e con un contropiede fulmineo mandano Nikolic a schiacciare e subire fallo: dalla lunetta però fallisce. Clerici perde palla, ma la recupera solo dopo e arma la mano di Berdini che da tre non fallisce. La Luiss accorcia e prova a tenere il ritmo, mentre Baldi Rossi firma il 33 a 26 a 8 dalla fine del secondo quarto.
Dentro Hickey e Bucarelli: palla all'americano che ubriaca, scarica fuori a Baldi Rossi e extra pass per Bucarelli. Risultato? Tripla. Time out per coach Paccariè. Al rientro Jovovic raccoglie un rimbalzo e segna, ma Bucarelli rimette le cose in chiaro e porta i suoi sul +10. Fino ad ora una Cantù convincente e sempre pericolosa si trova do fronte una Roma che fatica a macinare gioco davanti. Lo testimonia la tripla di Hickey e l'occasione fallita da Miska di guadagnare un canestro più fallo: per lui sono la lunetta anche se mette entrambi i liberi.
Hickey è infermabile e mette a segno un'altra tripla. Cantù continua a recuperare palloni, sintomo di una difesa aggressiva e concentrata, come piace a coach Cagnardi. E lo testimonia anche la difficoltà di Roma di arrivare al tiro, come a 4 minuti dalla fine dove sforano i 24 secondi disponibili. Dall'altra parte Hickey ci arriva con una facilità disarmante e mette altri 3 punti. Miska, il migliore dei suoi, prova a contenere l'emorragia, ma gli rispondono Bucarelli (assist) e Burns (2 punti).
Ultimi tre minuti del quarto per Nwohuocha che entra al posto di Baldi Rossi incoraggiato dall'applauso degli Eagles. Non ci sono più parole per Hickey che piazza un'altra bomba e poi prova a servire un alley up ancora per Nikolic pronto a posterizzare Pasqualin se solo non ci fosse fallo di quest'ultimo. Dalla lunetta è due su due per l'italo-serbo. Hickey mette due punti prima di perdere palla per non aver passato la metà campo entro gli 8 secondi. Falluca mette i liberi mentre Nwohuocha lascia spazio a Clerici. L'ultimo squillo canturino lo lancia Nikolic che mette il 59 a 40, risultato con cui le squadre vanno all'intervallo lungo.
Hickey a metà gara è a 17 punti, 6 assist e 2 palle recuperate.
Terzo quarto
Si ritorna in campo e la musica non cambia: alla prima azione gli ospiti sforano i 24 secondi e Cantù riprende in mano la partita con Young da tre punti. Pasqualin prova a suonare la carica e segna in penetrazione, ma la percentuale dei tiri da tre di Cantù non si abbassa e anche Bucarelli si unisce alla festa. L'elettrico Badmus ci prova in tutti i modi e sgraffigna due punti in tapin, ma Cantù tira e non sbaglia quasi mai: ancora Bucarelli da due.
Roma sbaglia, Cantù segna e coach Paccariè è costretto a chiamare il time-out sul 73 a 46 per i padroni di casa. Si riprende a giocare e Young sradica la palla dalle mani di Cucci per poi subire fallo: è 1 su 2 ai liberi. Fuori Hikey e Burns, dentro Berdini e Baldi Rossi, ma è ancora Young che aumenta il suo bottino, come dall'altra parte Miska, ormai sono 17 i punti per lui. L'asse Bucarelli-Nikolic-Baldi Rossi dà vita a un'azione manovrata e rapida da esaltare il palazzo.
Nonostante il 78 a 48 Cantù non cala per intensità e concentrazione, tanto che su una rimessa per Roma Baldi Rossi riunisce i suoi e suona la carica. Mentre Bucarelli mette a segno due liberi su due Baldi Rossi disquisisce di tattica con Nikolic e decidono il da farsi sulle marcature difensive. Young ne mette altri due con un tiro difficile e firma l'82 a 50 per Cantù. Roma sembra non poter dire più nulla sulla partita, in più la concentrazione si fa meno: Berdini tenta la bomba da tre e viene atterrato inutilmente: 4 punti per il 9 in maglia Cantù.
Ancora minuti per Nwohuocha e per il 2004 Salvioni di Roma che entra e segna appuntando una nota positiva nella serata degli ospiti. Il terzo quarto si chiude sull'88 a 59 per Cantù.
Quarto quarto
Clerici, Berdini, Bucarelli, Young e Nwohuocha sono i 5 prescelti per cominciare l'ultima frazione, minutaggio per tutti meritato per quello fatto vedere in campo. Nel frattempo Young continua a macinare punti e riesce a sguizzare a canestro da una situazione difficile e poi servito da Berdini ne mette altri due arrivando così a 20 punti. Murri ne mette due per i suoi, ma il tabellone recita 92 a 61 e il distacco è troppo grande per essere colmato.
Nikolic amplia il divario, ma il palazzo esplode sulla schiacciata di Clerici che mette a segno i suoi primi due punti del match. Nikolic martella ancora e gli risponde Salvioni. Mentre Clerici esce tra gli applausi Berdini mette un libero e porta i suoi a quota 99. E non poteva che essere una tripla del capitano il canestro che faceva scollinare i 100 punti per i biancoblù. Dopo Clerici, spazio anche per un altro giovanissimo: Meroni entra al posto di un ottimo Berdini.
Nikolic chiamato alla lunetta a 2 minuti dalla fine: due su due per lui e cambio con Clerici. Ora coach Cagnardi mette in campo sia Meroni che Clerici mentre Nwohuocha trova i suoi primi due punti del match tra gli applausi dei tifosi. Baldi Rossi mette altri due liberi a un minuto dalla fine e la partita si trascina lentamente al suo epilogo. Finisce 108 a 77 per Cantù.
I commenti post partita
Paccariè: "Innanzitutto voglio fare le nostre condoglianze per quanto successo ieri. Sulla partita poi c'è poco da commentare, la differenza è evidente. Noi potevamo avere un atteggiamento meno soft attorno alla metà del secondo quarto, ma abbiamo tante cose da fare per dimostrare di rimanere in A2 e cercare di essere competitivi con le squadre con cui dobbiamo essere competitivi. Qualche risposta positiva dei nostri c'è stata. In linea di massima ripartiamo da queste cose positive. La nostra difesa non è all'altezza: mi da fastidio aver preso 100 punti e passa, questa squadra non si può salvare con questo approccio soft. Negli ultimi due anni e mezzo sono stati abituati a vincere tanto qui alla Luiss, però ora scoprire di essere battibili si porta dietro un trauma importante. Non è questo il nostro livello, ma con altre squadre ce la potremo giocare".
Cagnardi: "È stata la partita che volevamo fare, i ragazzi sono stati bravi ad avere l'approccio che gli avevamo chiesto. Abbiamo cercato di usare tutti gli effettivi e ci hanno dato una mano nei primi due quarti quando la forbice non si era aperta. Abbiamo fatto una buonissima prestazione offensiva, ma anche a livello difensivo abbiamo fatto bene. Siamo sempre stati concentrati. Abbiamo sempre avuto qualche calo ad inizio campionato, ma oggi avere una squadra che rientrava in campo o che reagiva a qualche punto importante subito sempre in assetto è una cosa che ci dà fiducia. A livello difensivo i ragazzi cominciano a conoscersi meglio e in difesa si parlano meglio o di più. Young è più vicino a canestro, ma è anche più libero di andare al tiro da fuori. È un giocatore che ha una bidimensione importante e spero che lui si veda più efficace. Sono stati bravi a condividere l'attacco: cercando di giocare a tanti possessi ci sono più opportunità per tutti, sia a Latina che oggi hanno condiviso molto meglio la palla e hanno riconosciuto anche quando scaricare la palla".
Su Trapani: "Guardiamo partita per partita. Trapani ha vinto una Supercoppa, sono imbattuti e sono i favoriti, ma andremo con l'idea di provare a vincere".
Berdini: "Una partita più facile del previsto, siamo stati bravi noi a rompere il loro gioco e poi passandoci la palla in attacco è venuto tutto più semplice. Sono entrato in campo con l'idea di portare energia e intensità. Un periodo un po' complicato a livello di assenze, i giovani sono stati bravissimi a entrare con la faccia tosta. Il coach ci chiede parecchia attenzione, soprattutto quando il match è favorevole e questa è una cosa che dovremo portare avanti che ci aiuterà negli scontri decisivi".