Cantù verso la prima di campionato con la JuVi Cremona, Cagnardi: "Metteremo in campo qualcosa di diverso"
"Ho chiesto di condividere il nostro gioco in attacco e in difesa: voglio giocatori disponibili verso i compagni di squadra"
La Pallacanestro Cantù si avvicina alla prima giornata di campionato di Serie A2 dopo aver attraversato una settimana in acque a dir poco movimentate. E a capo di questa nave, ora, c’è un nuovo comandante, un nuovo capo allenatore, coach Devis Cagnardi.
Domani sera, sabato 30 settembre, l’Acqua S.Bernardo sarà ospite della JuVi Cremona con la palla a due che spiccherà il volo alle 20.30 sul parquet del PalaRadi. Una gara che non potrà certo rivelare tutte le idee di gioco del nuovo allenatore, ma che potrà far vedere le prime differenze tra la precedente gestione, quella sacchettiana, e quella attuale.
"Abbiamo già inserito tante cose nuove - ha spiegato il coach bresciano - Però sono convinto che non sarà l’idea di pallacanestro che farà la differenza, ma quei valori che potremo mettere in campo: l’attitudine al sacrificio e l’essere aggressivi sono banalità che però fanno vincere le partite. Sarà un banco di prova per mettere in campo qualcosa di diverso".
La squadra? "Subito molto disponibile"
E le prerogative per vedere qualche cambiamento ci sono tutte perché, nonostante lo scombussolamento dettato dalla notizia di inizio settimana, i giocatori si sono messi subito a disposizione.
"I giocatori hanno avuto un contraccolpo dato dalle vicissitudini degli ultimi giorni - ha continuato Cagnardi - Però si sono mostrati molto disponibili al lavoro, hanno saputo reagire subito e hanno dimostrato di essere concentrati sull’obiettivo. Abbiamo molta fiducia, in loro ho trovato umiltà, sono ragazzi che si parlano e si guardano in faccia, è un buon segnale".
Indicazioni sull’atteggiamento e sull’approccio, ma anche su determinate caratteristiche che il nuovo primo allenatore vorrebbe subito imprimere alla squadra.
"Io come tutti ho le mie idee, ma ogni allenatore all’inizio della stagione vorrebbero una squadra aggressiva, che difende forte e con le idee chiare in attacco. Per arrivare a questo la differenza la fa la disponibilità dei ragazzi nel mettere in campo le indicazioni. Io ho chiesto di condividere il nostro gioco in attacco e in difesa: voglio giocatori disponibili verso i compagni di squadra. Mi piacerebbe anche costruire un gioco di squadra che abbia la capacità di trovare di volta in volta dei protagonisti, sia in attacco che in difesa, avendo anche qualche porto sicuro, ma senza che diventi indispensabile".
L'articolo integrale sul Giornale di Cantù da sabato 30 settembre 2023 in edicola
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