Serie A2

Cantù verso la sfida con Piacenza. Sacchetti: "Piacenza squadra temibile. Rogic più leader. Nikolic è cresciuto tanto"

"Nikolic è stato quello che fino ad ora ha fatto di più di quello che ci aspettavamo, però sapevamo che aveva delle potenzialità e le ha dimostrate. Il bello arriva adesso, bisogna vedere come reagisce a livello mentale, se riesce a mantenere il livello", ha aggiunto il coach.

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La Pallacanestro Cantù si prepara ad affrontare la sesta giornata del Girone Verde che la vedrà contrapposta domenica 6 novembre alle 18 al PalaBanca alla Ucc Assigeco Piacenza, squadra temibile che alla prima giornata di campionato è riuscita a portare ai supplementari lo scontro con gli attuali primi della classe, la Vanoli Cremona.

Il video della conferenza

Cantù verso la sfida con Piacenza. Sacchetti: "Piacenza squadra temibile. Rogic più leader. Nikolic è cresciuto tanto"

Cantù cercherà la vittoria proprio per tenere il passo di Cremona, ma più che concentrarsi sugli avversari lo farà su sé stessa, come d’altronde ha detto coach Meo Sacchetti alla conferenza stampa di presentazione del match tenutasi oggi.

"Il piano gara lo facciamo su di noi – ha esordito Sacchetti – Vediamo cosa ci concedono gli avversari. Hanno fatto una grande partita a Cremona che poi hanno perso ai supplementari, sono una squadra di buon livello, però noi dobbiamo guardare il nostro gioco. Non sarà facile, hanno 4 o 5 giocatori che rimangono più in campo e hanno più responsabilità degli altri, ma hanno anche un paio di ragazzi che danno una mano. Prima però veniamo noi e speriamo di recuperare un po’ di fiducia in qualche giocatore".

Osservati speciali dei piacentini saranno sicuramente Brady Skeens, in testa alla classifica del campionato per media minuti (39) e secondo in quella per media rimbalzi (10); Cameron McGusty secondo nella speciale graduatoria per la migliore media punti a quota 21; Gherardo Sabatini, miglior assistman del raggruppamento con una media di 10 a partita. ma anche Davide Pascolo e Lorenzo Querci. Gli osservati canturini, invece saranno i soliti, con Francesco Stefanelli ancora fermo ai box.

"Il recupero di Stefanelli procede, ha fatto dei tiri liberi in allenamento e questo è un bel passo avanti – ha commentato il coach – Qualcuno ha qualche acciacco, come Nikolic che si è fermato martedì e non si è allenato. Per il resto ci siamo tutti".

Una Cantù quasi al completo, dunque, che si affiderà ancora una volta ai suoi uomini più in forma, su tutti i due stranieri Dario Hunt, 23 punti nella partita in casa contro Trapani, e Roko Rogic, in doppia doppia nella partita casalinga di domenica scorsa.

"Sicuramente i numeri di Hunt e Rogic nella scorsa partita ci vorrebbero sempre, sarebbe un grande aiuto. Se loro hanno questa pericolosità si aprono altre possibilità di fare canestro come poi è successo con Baldi Rossi e Bucarelli. Loro hanno le capacità di farlo, sono i più marcati infatti, ma vorrei sottolineare la prestazione di Nikolic che ha avuto un salto di maturità: nelle scorse partite era stato il miglior realizzatore, ma questa volta anche se ha giocato pochi palloni non ha voluto forzare per cercare di mettere a posto il suo tabellino. È stato un messaggio molto importante e speriamo che continui così".

E proprio su Rogic e Nikolic Sacchetti ha voluto aggiungere come il primo si debba prendere più responsabilità e diventare più leader, e come il secondo abbia avuto una crescita inaspettata.

"Io penso che il leader in una squadra sia sempre il playmaker – ha spiegato Sacchetti – Ci può essere stato un brutto calo nel secondo quarto con Trapani, quella sufficienza che può farci molto male. Quando abbiamo creato il gap importante nel primo quarto abbiamo avuto questo calo e ci hanno fatto un controparziale con noi che abbiamo fatto un solo fallo. Non è concepibile soprattutto all’inizio del campionato che noi possiamo avere questi cali di tensione. Si può non fare canestro, però non si può far fare canestro in modo troppo facile. Nikolic è stato quello che fino ad ora ha fatto di più di quello che ci aspettavamo, però sapevamo che aveva delle potenzialità e le ha dimostrate. Il bello arriva adesso, bisogna vedere come reagisce a livello mentale, se riesce a mantenere il livello".

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