L’Amministrazione comunale e la For Soccer premiano Angelo Conconi: festa per i 50 anni di impegno sportivo a Ronago.
Angelo Conconi, cinquant’anni di calcio a Ronago
Nella mattinata di ieri, domenica 14 dicembre, un momento speciale al centro sportivo di via Asilo. Storici giocatori e dirigenti del Gs Ronago, insieme agli attuali membri e volontari della For Soccer, a don Sandro Vanoli e ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale, hanno reso omaggio ad Angelo Conconi, storico presidente della società del paese. Il sindaco Ermes Tettamanti, affiancato dalla Giunta comunale, ha consegnato a Conconi una targa celebrativa “come segno di riconoscenza per il grande impegno profuso in tutti questi anni a favore dello sport e della nostra comunità”, sottolineando il valore umano e sportivo di una figura che ha segnato profondamente la storia del calcio locale. A seguire, il presidente della For Soccer, Enrico Levrini, insieme al Consiglio direttivo, ha conferito a Conconi il titolo di presidente onorario della società, omaggiandolo anche con un giaccone ufficiale: un gesto simbolico per ringraziarlo della passione, della dedizione e dell’esempio lasciato in eredità alle nuove generazioni.
“Ad Angelo non si può dire di no”
“Il calcio oggi è una scuola di vita – ha spiegato il primo cittadino – Sul territorio abbiamo tre società di calcio (For Soccer, Uggiatese e Us Mulini, Ndr): non è semplice barcamenarsi in questo mondo, ma cerchiamo di accontentare tutti. Anche perché a una persona come Angelo non si può dire di no, considerando l’impegno e la passione che ha sempre dimostrato”. Visibilmente emozionato, Conconi ha poi preso la parola: “Grazie a tutti per avermi onorato della vostra presenza. Oggi il massimo che posso fare è dare qualche consiglio: purtroppo la salute è quella che è, ma sono ancora felice di essere qui, in mezzo a voi”.
“Quanti ragazzi e famiglie sono passati di qui…”
Il presidente Levrini ha ricordato l’inizio del percorso For: “Un giorno Angelo Conconi e Angelo Gabaglio (numero uno della Faloppiese, Ndr) avevano bisogno di una mano per andare avanti. Ho deciso subito, d’istinto, di aiutarli. Non è stato solo un atto di responsabilità, ma anche una scelta dettata dalla storia: penso a quanti ragazzi ha fatto crescere Conconi in questi anni e a quante famiglie ha ascoltato e sostenuto. Posso solo dire grazie”.
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