Due giovanissimi si giocano il titolo a Como
La finale del Challenger di Como vedrà scendere in campo oggi pomeriggio il 18enne Debru e il 20enne Buse
Comunque vada a trionfare sarà un giovane: perché la finale del Challenger di tennis di Como vedrà scendere in campo il 18enne Debru e il 20enne Buse
La finale a Como
Finale tra giovanissimi al Challenger di Como, trofeo Intesa Sanpaolo, che oggi, domenica, alle 16.30 vedrà sfidarsi due prospetti che sommando le età non arrivano a 40 anni. Da una parte Gabriel Debru, francesino 18enne preso sotto l'ala dal coach comasco Riccardo Piatti, già vincitore di un Challenger quest'anno in patria (sempre sulla terra rossa) e con in bacheca un titolo del Roland Garros Junior. Dall'altra Ignacio Buse, 20 anni, pure lui tra i top delle categorie giovanili (era stato numero 9 al mondo nel 2022 sempre tra gli Junior) e alla ricerca della sua prima vittoria nel circuito Challenger Atp. Giovani che, siamo pronti a scommettere, tra qualche anno (auguriamo loro) potremmo trovare accanto ad altri visti a Villa Olmo e poi decollati per le vette delle classifiche, a partire da Sinner per arrivare poi a Musetti, Arnaldi, Cobolli, Sonego e potremmo continuare.
Nella semifinale tra Debru e l'ultimo azzurro rimasto in gara, Stefano Travaglia, il francesino ha fatto fatica ad entrare nel match trovandosi sotto 4-1 e 5-2, con il marchigiano che è anche andato a servire per il set sul 5-3 trovandosi 40-15. Debru ha annullato i set point, ha ottenuto il break e ha poi vinto il primo parziale al tiebreak. Anche nella seconda frazione è stato l'italiano ad andare avanti 2-0, ma pure in questo caso il parziale è tornato resto nelle mani di Debru che ha chiuso sul 6-3.
Nell'altra semifinale ad impressionare è stato il 20enne peruviano di Lima Ignacio Buse, che con il punteggio di 4-6 6-2 6-2 ha battuto un mai domo Alex Molcan. Il giocatore slovacco, avanti di un set, ha cercato in tutti i modi di limitare il ritorno dell'avversario, cambiando il gioco, alzando le palle, alternando il ritmo della partita, ma il baby tennista sudamericano, dimostrando grande solidità, maturità e mettendo in mostra anche colpi spettacolari, è sempre riuscito a trovare la chiave giusta per riuscire a tenere le redini della partita. Come quando nel terzo set, avanti 2-0 e ripreso sul 2-2, non si è fermato e ha continuato a proporre il suo gioco costringendo alla resa l'avversario.
Il doppio
La giornata sui campi in terra rossa di Villa Olmo era stata aperta dalla finale del doppio Trofeo Acinque, vinta agevolmente con il punteggio di 6-2 6-3 dalla coppia composta dal rumeno Victor Cornea e dall'ucraino Denys Molchanov che erano anche i favoriti della vigilia essendo partiti con la testa di serie numero 1. Ad arrendersi in finale sono stati altri due rumeni, Alexandru Jecan e Ivan Liutarevich. Al termine Molchanov ha voluto dedicare la vittoria al popolo ucraino, sperando di aver donato un sorriso e un po' di felicità.