E’ tornata la "Divina del dorso"
Chiara Franza, 25 anni, dopo anni complicati, ha trionfato agli Italiani paraolimpici di Terni

Tre medaglie d’oro per Chiara Franza, di Vertemate con Minoprio e pluricampionessa di nuoto nel settore paraolimpico. Proprio per la sua bravura e le sue capacità nel nuoto, in particolare nella specialità del dorso, viene chiamata da tutti la "Divina del dorso".
Il trionfo ai campionati italiani
Dopo tanti traguardi, tanti successi e tanti riconoscimenti, Chiara si era fermata. Dopo tempo ha ripreso con questi campionati dove ancora una volta ha dimostrato quella che e quello di cui è capace. Ha dimostrato di essere davvero la "Divina del dorso".
I campionati italiani di nuoto della Federazione Italiana sport paraolimpici per disabili intellettivi e relazionali si sono svolti lo scorso fine settimana a Terni. Negli ultimi anni in questa manifestazione Chiara ha raccolto solamente terzi e quarti posti. Spiega papà Lorenzo:
"In quest’ultima gara è ritornata alla grande con tempi di assoluto valore: ha vinto la medaglia nei 50 e nei 100 dorso, dove già in passato la chiamavano la "divina del dorso". Ha ottenuto anche una medaglia d’oro con la squadra nella staffetta 4x100 mista mista dove ha effettuato la prova sempre nella specialità dorso".
Quindi, tre medaglie in un solo weekend. Chiara, che da anni indossa la maglia dell’Osha Como, non solo è rimasta felicissima di questi traguardi individuali ma si è divertita anche con i compagni di squadra che insieme a lei hanno portato la società comasca sui gradini più alti del podio.
Aggiunge il padre:
"Tantissima la soddisfazione per questo risultato. Ha dimostrato che dall’alto dei suoi 25 anni, già compiuti, è ancora in grado di dare qualcosa dal punto di vista sportivo".
Il ritorno in vasca dopo un periodo di buio
Il papà, consigliere federale, che ha accompagnato nella trasferta la figlia anche con l’incarico della Federazione per lo svolgimento della manifestazione, prosegue:
"Ho potuto vivere e assaporare dal vivo Chiara che ha nuotato e ha vinto, proprio come ai vecchi tempi. Ho avuto la possibilità anche di premiarla essendo consigliere della Federazione. La straordinarietà del risultato di questa gara sportiva sta nel fatto che Chiara lo ottiene dopo anni bui e scuri dovuti a difficoltà incontrate nella crescita personale. Il fatto diventa determinante nel spiegare quanta caparbietà, quanta tenacia e quanta forza di volontà esistono in Chiara ma anche in ragazzi come lei. Una volta caduti in basso e toccato il fondo sanno rialzarsi e tornare straordinariamente all’altezza della situazione".