L'intervista

Gabrielloni lancia la moda della laurea coi pantaloncini: "Ora lo fanno anche i tifosi" L'INTERVISTA

Il giovane calciatore del Como 1907 e laureando ci ha raccontato questa simpatica vicenda e come stia affrontando la quarantena, sperando di poter ritornare in campo presto ma in sicurezza per tutti.

Gabrielloni lancia la moda della laurea coi pantaloncini: "Ora lo fanno anche i tifosi" L'INTERVISTA
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Alcune settimane fa avevamo raccontato la particolare laurea dell'attaccante numero 11 del Calcio Como, Alessandro Gabrielloni, che come molti altri laureandi ai tempi del Coronavirus aveva discusso la tesi “Cambiamento demografico e implicazioni macroeconomiche in Italia” via Skype. Fino a qui nulla di strano; quello che ha colpito tutti e ha lanciato una vera e propria moda, stupendo lo stesso Gabrielloni, è stato il fatto di essersi laureato con i pantaloncini della sua squadra, il Como. Noi lo abbiamo intervistato.

Il numero 11 del Como, Gabrielloni, racconta la sua laurea... in pantaloncini

L'idea di indossare camicia e maglioncino sopra e sotto i pantaloncini della sua squadra non era dettata dalla voglia di fare clamore. "Siccome sono rimasto a Como fino ad alcuni giorni fa e non sono potuto tornare a casa, non avevo molti abiti eleganti e completi. Ho deciso di indossare quello che normalmente uso, in casa e non. Il giorno della laurea ero molto tranquillo, ma questo è nel mio carattere. Certo, laurearsi in video-chiamata forse aiuta a creare un clima più tranquillo" racconta il calciatore.

Una vera e propria moda, ripresa da molti e anche da Sky

Questa semplice decisione ha lanciato una vera e propria moda, tanto che il gesto è stato poi ripreso e imitato dai tifosi del Como. Un successo, questo, del tutto inaspettato. "Sinceramente non mi aspettavo tutto questo. La mia intenzione però non era creare tutto questo; il mio è stato un gesto del tutto spontaneo. Mi fa piacere però sia stato ripreso dai miei tifosi".

E non solo i tifosi hanno notato questo gesto di Alessandro. Non è passato inosservato a Sky, che lo ha intervistato. "Sono un ragazzo che non ama troppo esporsi, soprattutto in televisione però mi ha fatto molto piacere. In pochi giorni mi sono ritrovato su tanti giornali e televisioni. Ripeto il mio gesto non è nato con questa intenzione però vedo che è piaciuto" confessa Alessandro.

Il rapporto con la città di Como e la squadra

Il 25enne, originario di Iesi, è al Como da ormai due stagioni e sembra aver trovato una seconda casa. "Ancora mi ricordo quando sono arrivato a Como; era il primo febbraio 2018. Ormai è diventata una seconda casa, mi trovo veramente bene perchè ho trovato un ambiente che mi ha fatto crescere, soprattutto dal punto di vista calcistico. Sono felice di aver creato un bel rapporto con i compagni di squadra ma soprattutto con la tifoseria".

C'è poi il ricordo di una grande vittoria, importante per la squadra e la città. "Il fatto di aver vinto il trofeo dedicato a Borgonovo è motivo di grande orgoglio per me. Io vorrei continuare col Como, anche perchè la città è molto bella e si vive veramente bene".

La quarantena

A causa del Coronavirus, anche gli sportivi e atleti hanno dovuto interrompere parzialmente la preparazione. Nonostante questo gli allenamenti "casalinghi" continuano. "Col permesso della società, sono potuto tornato a casa lunedì dopo aver trascorso più di un mese a Como. Abbiamo continuato gli allenamenti ma in video-chiamata con il Prof; la mattina facciamo degli allenamenti, ovviamente in base a quello che possiamo fare. Cerchiamo di mantenere una discreta forma fisica" afferma Alessandro.

E a proposito di allenamenti, in questo periodo gli sportivi hanno lanciato challenge o allenamenti particolari. "In realtà non sono molto social quindi mi taggano spesso ma non partecipo (ride, ndr); a vederle queste sfide mi piacciono molto ma preferisco continuare gli allenamenti e stare in famiglia, leggere libri o giornali e fare una partita a carte in questo periodo".

La ripresa

Siamo quasi pronti alla ripartenza, anche se sembra che per lo sport ci voglia ovviamente ci più tempo. Abbiamo chiesto cosa ne pensa di una eventuale ripartenza. "Non vedo veramente l'ora; per chi è abituato ad allenarsi tutti i giorni stare fermo è snervante, non si è abituati. Per quanto riguarda la nostra categoria, ritengo che non sia possibile ricominciare attualmente; l'ho detto anche più volte, con così tante persone che muoiono non è possibile tornare in campo a breve".

"Ovviamente la speranza è di poter tornare a fare presto quello che amiamo, ma sicuramente non ora, magari più in avanti. C'è preoccupazione per il futuro; non si tratta di finire la stagione ma bisogna prima far ripartire l'economia e gli altri settori, perchè trainano la nostra società. Mi auguro che la situazione migliori e che passi questo periodo difficile" conclude Alessandro Gabrielloni.

Non ci rimane dunque attendere la ripresa della stagione per seguire Alessandro in campo nel meraviglioso stadio del Como.

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