Problema stadio

Il Como chiede la deroga per giocare a Novara

"La società - si precisa nella nota - sta lavorando con l’obiettivo di disputare tutte le gare di campionato della prossima stagione allo stadio Giuseppe Sinigaglia".

Il Como chiede la deroga per giocare a Novara
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Il Como 1907 ha depositato l’istanza per la deroga a giocare le gare interne della stagione 2021-22 del campionato di Serie B allo Stadio Silvio Piola di Novara a seguito del nulla-osta concesso dal prefetto della città piemontese.

Il Como chiede la deroga per giocare a Novara

Nella nota del club si legge: "La società precisa che la richiesta è stata avanzata per adempiere alla scadenza dei criteri infrastrutturali della FIGC e che il Como 1907 sta lavorando con l’obiettivo di disputare tutte le gare di campionato della prossima stagione allo stadio Giuseppe Sinigaglia. Il Como 1907 desidera ringraziare la società Novara Calcio, il presidente Maurizio Rullo e il Segretario Loris Bolzoni, il comune di Novara, il sindaco di Novara Alessandro Canelli, il prefetto di Novara Pasquale Gioffré, il questore di Novara Giovanna Lavezzaro, il comune di Como, il sindaco di Como Mario Landriscina, il prefetto di Como Andrea Polichetti ed il questore di Como Giuseppe De Angelis per la disponibilità e la collaborazione".

Cosa c'è da fare al Sinigaglia per giocare in B?

Lo scorso 15 giguno la questione Sinigaglia è approdata sul tavolo del Prefetto di Como. Il Prefetto ha evidenziato la necessità che venga svolta, a cura dell’ente proprietario e della società utilizzatrice, una rigorosa attività di verifica generale dell’impiantistica dello stadio, dando corso, ove siano riscontrate carenze, alla realizzazione delle opere ritenute necessarie per il rispetto di alcuni elementi basilari attinenti alla sicurezza, tra i quali: la corretta configurazione di specifiche aree dedicate poste all’esterno e all’interno dello stadio, la presenza di idonei varchi e tornelli di accesso e deflusso del pubblico nonché di adeguati spazi riservati agli spettatori, comprese le aree di parcheggio, l’esistenza di idonee strutture e/o elementi di separazione riguardanti i vari settori degli spalti e la disponibilità di efficienti sistemi di videosorveglianza.

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