L'intervista

Insieme per quasi 15 anni nel Pgc, per la prima volta sono avversari

Una bella storia di sport quella di Tommaso Moscatelli e Giuglielmo Borsani, talenti del basket canturino, compagni di squadra e amici da sempre

Insieme per quasi 15 anni nel Pgc, per la prima volta sono avversari

Da amici ad avversari, ma solo per una partita. Questa la storia di Tommaso Moscatelli e Guglielmo Borsani, talenti del basket canturino, entrambi classe 2004, cresciuti uno a fianco all’altro tra le file del Progetto Giovani Cantù, per lo meno fino all’anno scorso, quando entrambi hanno lasciato la squadra di casa per approdare nel campionato di Serie B interregionale in due società diverse. E nell’ultimo fine settimana, sabato 11 novembre, hanno giocato per la prima volta da avversari.

Il racconto di Moscatelli

“Ho iniziato a giocare a 4 anni nella Polisportiva Senna, ma già l’anno dopo sono andato a Cantù e il “Gulli” c’era già – ricorda Tommaso – Dal minibasket in poi abbiamo fatto tutto il percorso assieme fino allo scorso anno”.

Un percorso che li ha visti lottare fianco a fianco nelle tante finali nazionali conquistate con il Pgc: dal terzo posto in Under 14 a Cagliari al secondo in U15 a Cecina, ma ci sarebbero tante altre battaglie da ricordare. Esperienze che legano, ma che non bastano certo a creare un rapporto di amicizia stretto come quello che c’è tra i due.

“Ci siamo trovati subito e quando giocavamo assieme lo facevamo a memoria – racconta Tommaso – Così si è instaurato un rapporto in maniera quasi spontanea e si è rafforzato anche fuori dal basket perché io e “Gulli” abbiamo fatto insieme le scuole superiori al Sant’Elia. In pratica ci vedevamo sei ore a scuola e tre ore all’allenamento. Eravamo sempre insieme”.

Poi le strade si sono divise, anche se per poco tempo prima di incontrarsi di nuovo: Moscatelli in estate è approdato a Gallarate, mentre Borsani a Oleggio, società che militano nel girone A e che quindi si sarebbero incontrate in regular season, cosa successa lo scorso sabato.

“È stato davvero strano giocare contro “Gulli” – ha spiegato il play del Gallarate – Per noi è andata bene (vittoria per 77 a 52, ndr) ma per me è stato veramente strano: era il compagno con cui giocavo meglio, me lo sono trovato contro e mi marcava anche. Una sensazione quasi indescrivibile”.

Il racconto di Borsani

“Una sensazione davvero strana, sì. Ma è stato anche molto divertente”, parola di Guglielmo Borsani il coprotagonista di questa bella storia di sport insieme a Tommaso Moscatelli. I due, compagni di squadra da 14 anni e amici da sempre, lo scorso fine settimana si sono affrontati per la prima volta da avversari in una partita che però non ha sorriso troppo a Borsani.

Ma la delusione e il rammarico per la sconfitta hanno di certo lasciato spazio alla gioia di rivedere un ex compagno, un amico, con cui ha condiviso gran parte della sua carriera da cestista:

“Con Tommaso siamo amici da sempre – ha raccontato Borsani – Da piccoli lo si diventa semplicemente perché giochi assieme, ma con il passare del tempo il nostro rapporto si è fortificato. L’intesa però la avevamo anche da piccoli: mi ricordo che facevamo sempre il “dai e vai” e ci veniva particolarmente bene”.

Ricordi che saranno sicuramente affiorati nel momento dell’entrata in campo che, caso vuole, è avvenuta allo stesso momento per entrambi.

“Mi ha fatto strano vederlo con un’altra maglia, ma allo stesso tempo è stato divertente confrontarsi con un ex compagno che conosci e che ti conosce nel gioco”.

E un’altra particolarità è stata che i due hanno vissuto assieme non solo il momento della partita, ma anche il pre e il post:

“Al campo siamo arrivati assieme – ha spiegato la guardia dell’Oleggio – e nel post partita abbiamo organizzato una cena con alcuni dei nostri ex compagni di scuola che sono venuti a vederci giocare contro”.

Ritrovarsi con la maglia di Cantù?

Questo dunque l’epilogo, ma da romantici di sport abbiamo provato a immaginarci un ricongiungimento tra i due, tra qualche anno, sullo stesso parquet con la stessa maglia, possibilmente quella di Cantù:

“Magari! – ha esclamato Moscatelli – Sarebbe bellissimo, prima però c’è un percorso da fare”, mentre per Borsani è “un traguardo ambizioso. Non so cosa succederà tra un po’ di anni, ma se penso a un modo per ritrovarci di nuovo a giocare assieme credo che sarebbe il migliore”.