La Pallacanestro Cantù presenta coach Meo Sacchetti: "Il primo tassello sarà un playmaker con la faccia tosta"
Il presidente Allevi: "Sono molto felice che abbia accettato la nostra chiamata, non era scontato".
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 23 giugno 2022, la Pallacanestro Cantù ha presentato coach Meo Sacchetti. Negli scorsi giorni l'ex commissario tecnico della Nazionale italiana ha sottoscritto un accordo sino a giugno 2024.
Pallacanestro Cantù, ecco Meo Sacchetti
Sacchetti è reduce da un’esperienza quinquennale con l’Italbasket, dal 2017 al 2022, periodo in cui ha guidato gli azzurri ai Mondiali di Cina 2019 e ai Giochi Olimpici di Tokyo disputatisi nel 2021; non prima, però, di essere riuscito a strappare una splendida qualificazione in casa della più quotata Serbia. Con lui in panchina, la Nazionale maggiore è tornata a giocarsi un Mondiale e un’Olimpiade, rispettivamente dopo 13 e 17 anni dalle precedenti apparizioni.
Ora l'obiettivo è quello di riportare in serie A la Pallacanestro Cantù, dopo che il sogno in questa stagione si è frantumato nella finale playoff contro Scafati.
"La scorsa stagione si è conclusa con un risultato che purtroppo non ci ha regalato la promozione, non è però una stagione da buttare perché ci siamo giocati la promozione fine alla quinta partita - ha esordito il presidente Roberto Allievi - Ringrazio lo staff e la squadra per quello che hanno fatto. Oggi iniziamo la nuova stagione con ambizioni confermate, sarò più cauto nel precisarle. Pur giocando per salire, costruiremo partita per partita. Per affrontare questa nuova stagione abbiamo scelto il miglior allenatore, Meo Sacchetti".
Quindi ha aggiunto: "A lui rivolgo il benvenuto, sono convinto che sarà un percorso pieno di soddisfazioni. Cercheremo di soddisfare i suoi desideri. Da lui ci aspettiamo una guida come capo allenatore. Sono molto felice che abbia accettato la nostra chiamata, non era scontato. Questo perché il piano industriale è molto ambizioso e ci vuole portare al 2024 quando speriamo di aprire la nuova arena. Al nostro pubblico, molto vicino nella scorsa stagione, e agli sponsor, trasmetto messaggio di fiducia e solidità della società".
"So cos’è Cantù, pur avendola avuta da avversario. La storia non si compra, si ha e si fa. Questa è una piazza importante a livello nazionale e internazionale. Ci sono stati anche giocatori importanti con cui ho giocato in Nazionale - sono state le prime parole del nuovo coach - Non è un discorso di A o A2, quando arriva Cantù, con questo background, ti spinge a non avere dubbi. Ho dei flash di Cantù, ricordo una partita in cui avevano vinto la Coppa dei Campioni. La prima partita che ho giocato qui con Varese abbiamo perso. So la passione che c’è qui". Quindi ha già espresso un desiderio: "Il primo tassello sarà un playmaker di qualità con faccia tosta, perché non è un ruolo facile".
"Il momento è molto emozionante perché ripartiamo subito dopo aver chiuso una stagione che è stata molto avvincente, dove è mancata solo la ciliegina sulla torta. Nello sport è naturale rialzarsi e correre, è nel dna di una piazza come Cantù. Abbiamo l'idea di continuare ad essere ambiziosi e competitivi. L’A2 è un campionato rognoso e difficile. A Desio abbiamo ritrovato un pubblico che fa invidia alla pallacanestro italiana - ha detto Sandro Santoro, generale manager di Pallacanestro Cantù - All’indomani di una delusione abbiamo coltivato un sogno. Mi ha impressionato la motivazione che ho colto nelle sue parole e nei suoi occhi, trasferita nella semplicità di chi ha conquistato tutto in questo sport ma con lo stesso entusiasmo del primo momento. A me questo ha dato una spinta ancora ulteriore. Ringrazio Meo a nome mio e della società, di tutti coloro che amano Cantù".