Nuovo Dpcm e la richiesta delle famiglie di bimbi autistici di riaprire le piscine

In seguito al nuovo Dpcm emanato da Conte, la terapia in acqua per bambini autisti è nuovamente ferma. A sollevare la richiesta di rendere attivi questi corsi è stata proprio l’associazione per la Terapia Multisistemica in Acqua (TMA) che si presta come portavoce per tutte quelle famiglie con bambini autistici che frequentavo questi corsi in piscina, fondamentali per il loro benessere psicofisico. La richiesta è stata mandata sotto forma di lettera direttamente al premier Conte, che per ovvie ragioni di prevenzione e sicurezza salutare ha interrotto ogni tipologia di attività sportiva, involontariamente dimenticando di quelle categorie più delicate per le quali lo sport è fondamentale per la propria salute.
Il contenuto della lettera al Governo
Il nuovo decreto per la sicurezza nazionale in prevenzione dell’innalzamento della curva di contagi per Coronavirus è stato firmato dal Premier Conte ed entrato in vigore il 25 ottobre con scadenza il 24 novembre. Le norme restrittive incluse nel decreto sono dirette principalmente alla regolazione nonché in alcuni casi alla chiusura di centri e attività che coinvolgono un numero di persone molto alto che non spesso può garantire la sicurezza di chi vi partecipa. Fra di esse vi sino tutti quei centri sportivi come palestre e piscine per le quali è stata preista la chiusura totale. Ed è proprio dalla chiusura totale delle piscine che sorge il problema per numerose famiglie e genitori i quali hanno bambini affetti dalla sindrome di Asperger e per i quali i corsi e le terapie in acqua sono mirate alla loro riabilitazione e salute. Proprio come si evince anche dall’articolo di Lettoquotidiano.it, il grosso disagio che il nuovo dpcm ha provocato a queste famiglie è stato esposto in una lunga lettera indirizzata al Governo e successivamente pubblicata sulla pagina ufficiale della Terapia Multisistemica in Acqua- Metodo Caputo Ippolito. L’incipit della lettera è il seguente: “siamo un gruppo di migliaia di famiglie di bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico, disturbi della relazione e altre diverse abilità. Questo ulteriore dpcm penalizza eccessivamente i nostri bambini…” La lettera prosegue con la spiegazione dettagliata della Terapia Multisistemica che i bambini e i ragazzi effettuano in acqua e di come essa non possa più essere svolta dopo la chiusura totale delle piscine. L’associazione specifica come questa terapia non sia inclusa nei LEA ma che sia comunque una valida forma di assistenza e terapia per questi ragazzi.
La richiesta dei genitori è molto chiara nella lettera, essi richiedono che vengano evidenziate ed esposte alcune strutture idonea in ogni Regione in cui sia possibile far proseguire ai ragazzi le loro terapie in acqua.
La parola alla scienza in merito al legame fra autismo e TMA
La richiesta fatta formale attraverso una lettera al Governo da parte delle famiglie di bambini autistici è fondata su delle solide ricerche scientifiche che dimostrano come vi sia un legame positivo fra autismo e TMA. L’autismo è una sindrome che compromette molti aspetti neurologici in una persona che possono essere a libello relazionale, sensoriale o motorio. Una persona su 100 è affetta in forma lieve o grave da questa patologia e spesso colpisce il genere maschile. In alcuni casi lo spetto autistico sfocia anche con episodi di epilessia. Tra le numerose terapie idonee per il miglioramento di questi disturbi vi è senza ombra di dubbio quello svolto in acqua che stimola e migliora il percorso educativo e terapeutico di questi ragazzi. All’interno della lettere viene indicata anche la fonte di queste ricerche scientifiche che sono consultabili sul Journal of Autism and Developmental Disorders.