Pallacanestro Cantù, Allievi: "Ecco perché abbiamo esonerato Sacchetti"
Oggi la conferenza stampa indetta dalla società per spiegare quanto successo. Santoro: "Sono qui anche per dire che la decisione, forte e dolorosa, sta in capo al sottoscritto"
La Pallacanestro Cantù ha dato le sue motivazioni. Si è tenuta oggi, martedì 26 settembre 2023, la conferenza stampa relativa all'esonero, annunciato ieri, di coach Romeo Sacchetti. Una decisione che ha scosso il mondo della pallacanestro canturina e non solo, soprattutto considerando che la decisione è arrivata a soli 5 giorni dal debutto nella prossima stagione di Serie A2. Una scelta coraggiosa, per alcuni inspiegabile, ma è proprio per questo che il presidente Roberto Allievi e il general manager Alessandro Santoro hanno voluto presentarsi davanti alla stampa per dare le proprie motivazioni.
L'inizio della fine... del rapporto
Come spiegato dal presidente Allievi la scelta di sollevare dall'incarico di allenatore Meo Sacchetti è stata presa ieri, ma è il risultato di alcune riflessioni che in realtà erano state fatte al termine della scorsa stagione, dopo la debacle in semifinale play-off contro Pistoia.
"La scorsa è stata una stagione nella quale non abbiamo raggiunto alcun risultato significativo - ha ricordato il presidente Allievi - A partire dalla Supercoppa, passando per la Coppa Italia e il campionato non abbiamo avuto alcuna soddisfazione. Questi risultati negativi ci hanno imposto una profonda riflessione a luglio, nella quale un peso determinante hanno avuto le considerazioni che sono venute dalla direzione tecnica e dal general manager Sandro Santoro. Riflessioni sull'andamento della stagione scorsa e possibili indicazioni sulla modalità di lavoro e sull'idea di identità tecnica che volevamo dare alla squadra per la stagione 23/24. Ovviamente avevamo dato tempo a Sacchetti di valutare queste indicazioni e in un successivo incontro Meo aveva condiviso con noi soprattutto le indicazioni sulle modalità di lavoro e sul progetto tecnico della prossima stagione. Così a Sacchetti è stata confermata la guida tecnica del club".
Si era, dunque, trovata la quadra, ma solo temporaneamente. A quel punto coach Devis Cagnardi è stato ingaggiato per migliorare alcuni aspetti del gioco, diversi giocatori ritenuti importanti (su tutti Baldi Rossi e Nikolic) sono stati trattenuti ad ogni costo per volere di coach Sacchetti e non solo, sono stati acquistati altri profili in linea con le idee dell'allenatore (ma anche in linea con il direttivo) e infine sono state seguite le indicazioni del coach nel ridurre il roster da 10 giocatori senior a 8 con l'aggiunta di qualche giovane. Un progetto che prendeva forma dalle idee condivise di allenatore e direttivo, ma con il passare delle settimane le promesse di luglio non sono state mantenute.
"Le prime settimane di lavoro che sono combaciate con l'eliminazione della supercoppa, ma non è questo l'elemento che ha motivato la decisione di ieri - ha continuato Allievi - Non abbiamo visto da parte di Meo la disponibilità a seguire il progetto tecnico concordato prima che iniziasse la stagione. Ho avuto occasione di incontrarlo e segnalargli quanto detto. Il timore era non avere le basi per arrivare alle partite che contavano con la preparazione adeguata per ottenere certi risultati. Siamo arrivati ieri a questa scelta nella consapevolezza e nella speranza di aver fatto il bene del club".
Santoro: "La decisione l'ho presa io"
Poi la parola è passata al general manager dell'Acqua S.Bernardo, a Alessandro Santoro, che ha voluto sottolineare come la decisione finale dell'esonero di coach Sacchetti sia stata presa da lui in prima persona e non senza in dispiacere di interrompere la collaborazione con un professionista stimato.
"Credo che questi siano giorni difficili - ha esordito - Voglio sottolineare che nelle funzioni del mio ruolo credo che ci sia un dovere che è quello di proteggere e tutelare la Pallacanestro Cantù. Sono qui anche per dire che la decisione, forte e dolorosa, sta in capo al sottoscritto. E non è una decisione 'contro Sacchetti', perché bisogna anche ricordare che quando fu annunciato c'era un clima di festa. Siamo amareggiati, è una decisione che può avere degli scossoni, ma era la decisione da prendere".
Santoro ha anche rivelato un retroscena:
"La decisione è stata presa in questo momento, appena prima dell'inizio del campionato e non dopo, perché non volevamo precludere a Meo la possibilità di riproporsi anche nella prossima stagione con un'altra squadra".
C'è da considerare, inoltre, che la squadra è stata sì costruita con il benestare di tutti i componenti dello staff tecnico e del direttivo, ma è altresì vero che la decisione finale spettava sempre a Sacchetti. Per questo Santoro non ha escluso ulteriori colpi di mercato, anche nel breve termine:
"La società è pronta a sfruttare qualsiasi operazione di mercato che dovesse nascere da qui in poi - ha spiegato Santoro - Se dovessimo farle non stiamo parlando di mesi, ma vorremmo anche accorciare i tempi. Inoltre, non saranno interventi fatti tanto per farli, ma dovrà essere un'operazione che abbia un impatto significativo".
Una nuova guida
Ora Cantù ha una nuova guida ed è proprio quel coach Cagnardi che, in sordina ma non troppo, era arrivato al termine della scorsa stagione dopo le buonissime cose fatte vedere con la sua Agrigento.
"Cagnardi è un ottimo allenatore - ha continuato Santoro - È la persona che abbiamo deciso di portare qui per migliorare diversi aspetti della nostra pallacanestro. Ma anche in questo bisogna avere pazienza: non vinciamo e non vinceremo per il nome che portiamo, ma lo faremo se metteremo in campo il Dna di Cantù".
E così è arrivato il turno per il nuovo capo allenatore della Pallacanestro Cantù di prendere la parola.
"Bisogna essere sinceri, non è un momento bello questo - ha detto onestamente Cagnardi - Bisogna stare sul pezzo, rimanere concentrati e incanalare tutte le energie nella giusta direzione. Tutto il contorno è piacevole: sono in una società storica, ho un ruolo importante e la vita privata va benissimo (è da poco diventato papà, ndr), ma ora bisogna mettere tutto in disparte, chiudersi in palestra e lavorare".
E infatti ieri si è tenuto il primo allenamento con la nuova guida per i giocatori canturini. Un cambio forse difficile da digerire considerando che molti di loro avevano un rapporto stretto con Sacchetti. Ma questa non è una preoccupazione per coach Devis, così come il cambio di ruolo e il diverso approccio che dovrà avere ora con gli atleti.
"Quando assumi una maturità sia come allenatore che come persona penso sia inutile modificare il tuo modo di essere in base al tuo ruolo - ha detto - Io ero me stesso come vice e lo sono come capo allenatore. Cambia poco anche l'approccio sugli aspetti tecnici, è chiaro che ci dev'essere una tonalità di leadership sui giocatori differente, ma ho l'intenzione di avere un rapporto schietto con in giocatori."
Infine, già da oggi la società cercherà di affiancare il giusto profilo a coach Cagnardi. Tommaso Sacchetti rimarrà all'interno dello staff tecnico, ma non potrà essere "promosso" a secondo allenatore perché ancora non possiede il tesserino. Di conseguenza il secondo allenatore arriverà direttamente dal Progetto Giovani Cantù.