Serie A2

Pallacanestro Cantù, ecco il secondo americano: preso Hickey

"Chiunque ami la pallacanestro trova strano che Cantù sia in A2 ed è una delle prime domande che ho fatto al General Manager Santoro. Il tempo in genere aggiusta tutto, starà a noi e a tutto l’ambiente ridurre l’attesa quanto più possibile”

Pallacanestro Cantù, ecco il secondo americano: preso Hickey
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La Pallacanestro Cantù riempie anche il secondo slot per i giocatori stranieri e annuncia l'acquisto del suo nuovo playmaker, colui che avrà in mano le chiavi del gioco di coach Meo Sacchetti: ecco Antony Hickey.

Pallacanestro Cantù, ecco il secondo americano: preso Hickey

Nato il 22 novembre del 1992 a Hopkinsville, in Kentucky, Hickey è reduce da un ottimo campionato al Hapoel Haifa, in Israele, chiuso con 14,2 punti, 2,3 palle recuperate e ben 6,9 assist di media a gara, cifre che gli sono valse il 3° posto nella classifica generale dei migliori passatori. Il giocatore ha inoltre disputato con la formazione israeliana la Fiba Europe Cup, in cui ha fatto registrare 15,2 punti, 2,9 palle recuperate e 6,1 assist di media a match.

“Anthony Hickey - commenta il coach dell’Acqua S. Bernardo, Romeo Sacchetti - è il playmaker che detiene le caratteristiche che cercavamo. Oltre a possedere notevole velocità ed energia, è un giocatore capace di spingere la palla con grande ritmo, innescando i compagni, ma mettendosi anche in proprio ma ci serve soprattutto la sua capacità di essere leader”.

“A nome di Pallacanestro Cantù - dichiara il general manager, Alessandro Santoro - voglio rivolgere a Cantù Next il mio più sincero ringraziamento per aver collaborato alla costruzione di un budget importante che ci ha permesso di assicurarci anche Anthony Hickey e che ci permetterà di valutare ulteriori fasi di mercato in corso d’opera. Nei momenti come questo l'identità e la passione per la squadra prendono il sopravvento. Ogni cosa comporta sacrificio e per questo ringrazio il presidente Sergio Paparelli e tutti i soci di Cantù Next per questo gesto di vicinanza che permette di dare al roster della prossima stagione la giusta competitività. La cosa che mi è piaciuta, durante la trattativa, è che Anthony Hickey ha più volte chiesto informazioni sulla nuova Arena di Cantù. Questo significa che per un giocatore il progetto in generale può essere importante e la dice lunga sulla sua voglia di vincere”.

Le prime parole di Hickey

“Sono davvero contento e soddisfatto - commenta Anthony Hickey - di arrivare in club storico della pallacanestro italiana ed europea. Da questo momento in poi il mio impegno, e quello di tutta la squadra, dovrà essere finalizzato a essere competitivi in un campionato difficile come l’A2. Ho avuto tutte le informazioni necessarie per capire quanta passione c’è a Cantù e per comprendere quanto sia importante ottenere il miglior risultato possibile. Chiunque ami la pallacanestro trova strano che Cantù sia in A2 ed è una delle prime domande che ho fatto al General Manager Santoro. Il tempo in genere aggiusta tutto, starà a noi e a tutto l’ambiente ridurre l’attesa quanto più possibile”.

La carriera

Dopo aver frequentato l’High School a Hopkinsville, in Kentucky, Hickey inizia nel 2011 il College a Louisiana State University, per poi trasferirsi ad Oklahoma State nel 2015, anno in cui colleziona due onorificenze personali in Big 12, come miglior difensore e rivelazione. Nell’ultima stagione al College, nel 2014/2015, realizza 9,8 punti di media a partita a cui aggiunge 3,4 assist e 1,8 recuperi a gara.

Nell’estate del 2015 fa il suo debutto in Europa, nella compagine polacca dell’Asseco Gdynia, facendo registrare 14,1 punti e 2,8 assist di media a partita, per poi proseguire la carriera a Cipro, dove vince la classifica marcatori, con 18,8 punti di media, quella degli assist, con 3,3 assistenze di media, e anche quella delle palle recuperate, con 2,4 rubate a sfida. Nel 2018 si trasferisce in Polonia e successivamente in Grecia, per accasarsi infine nel 2020 in Romania dove vince il campionato con 15,8 punti e 7,3 assist di media a gara. Nel 2021 approda ad Astana, formazione con cui, oltre a vincere il campionato, si distingue nuovamente per aver conquistato la classifica marcatori con 22,6 punti per match e quella degli assist, collezionandone 7,8 di media a partita. Nell’ultima stagione lo statunitense veste la maglia dell’Hapoel Haifa.

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