Pallacanestro Cantù: le parole di coach Sodini dopo il derby di Milano

Sodini: "Possiamo ancora arrivare ai playoff ma non dobbiamo sottovalutare i prossimi avversari".

Pallacanestro Cantù: le parole di coach Sodini dopo il derby di Milano
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Nel derby numero 162 tra Cantù e Milano, la Red October allenata da coach Marco Sodini si arrende alla forza dell’EA7 Emporio Armani, prima della classe in Serie A. 98 a 93 il finale a favore degli ospiti, malgrado al PalaDesio i biancoblù ci abbiano provato fino all’ultimo secondo.

Pallacanestro Cantù: "Una gara decisa da episodi"

"Come prima cosa, 6297 grazie. Nonostante la qualità di questa gara non sia stata probabilmente paragonabile all’epopea delle partite in Eurolega della Pallacanestro Cantù, dal punto di vista emozionale credo che ci siamo andati molto vicino. Non riuscivo neppure a sentire la mia voce, personalmente per me questa è la vittoria più grande.

Bisogna essere obiettivi: la qualità dei giocatori che Milano può disporre in campo sul lungo periodo, non è paragonabile alla nostra. Era davvero difficile pensare di ripetere l’impresa di Coppa Italia, per quanto ci fosse questa grande aspettativa. Un’aspettativa che proveniva comunque dall’esterno perché io sapevo quanto loro sarebbero venuti qui concentrati. Oggi abbiamo sbattuto contro la capacità di Milano di portarci a spasso per il campo.

Nel primo tempo abbiamo subito più di 50 punti ma non è stata una partita giocata di corsa, abbiamo preso svantaggi a metà campo, non essendo capaci di arginare qualsiasi situazione di blocco sulla palla. Siamo stati poco bravi nel tenere i confronti individualmente, si sono aperti spazi che in Serie A non sono ammissibili se si vuole competere contro squadre di un certo livello come quello di Milano.

Probabilmente, se quando Culpepper si è fatto male gli arbitri avessero fischiato fallo, noi avremmo tirato i liberi per provare ad andare a meno uno e diventava un’altra partita. Non lo dico per commentare le scelte arbitrali ma soltanto per dire che secondo me è stato un match deciso dagli episodi.

In ogni caso, sui 40 minuti, la produzione di pallacanestro dell’Olimpia è stata superiore rispetto alla nostra. Loro forse sono abituati nel campionato italiano ad avere delle avversarie che mollano, noi invece no, non molliamo mai. Le partite possono essere recuperate solo se si prova a farlo, altrimenti non si recuperano".

"Possiamo ancora arrivare ai playoff"

"Con tre o quattro vittorie si può riuscire ad andare ai playoff, ne mancano quattro alla fine, per cui possiamo provarci. L’errore più grande e più grave che non vorrei mai che la mia squadra facesse, è quello di sottovalutare le prossime avversarie.

Nelle ultime partite affrontiamo tutte formazioni con un record peggiore del nostro, non dobbiamo pensare che questo sia facile. Il campionato italiano ha dimostrato più volte che nel finale di stagione chi deve vivere o morire tira fuori l’anima.

Oltretutto ricordo che, nel girone di ritorno, ne abbiamo vinta soltanto una in trasferta. Dobbiamo provare a ripetere la prestazione di Bologna dove abbiamo fatto una buona partita difensiva. Mentre contro una squadra come Milano non possiamo regalare 98 punti e pensare di vincere".

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