Pallacanestro Cantù parlano Pashutin e Parrillo

Le parole del tecnico e del vice capitano dei canturini.

Pallacanestro Cantù parlano Pashutin e Parrillo
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Vigilia di Acqua S.Bernardo Cantù-Umana Reyer Venezia, match valevole per il posticipo dell’undicesima giornata di LBA. Palla a due al “PalaBancoDesio” in
programma per le ore 20.45 di domani sera, diretta in chiaro su Rai Sport.

Pallacanestro Cantù Parrillo: "Gara difficile"

Sul difficile impegno casalingo che attende la S.Bernardo si è espresso il vice capitano della formazione canturina, Salvatore Parrillo, il quale ha commentato così l’ostica sfida contro i veneti: "A Desio arriva la seconda della classe, per noi sarà dunque una partita difficilissima. Venezia è una squadra solida, costruita per fare bene sia in Italia che in Europa, come d’altronde sta facendo in questo avvio di stagione. La Reyer è una squadra davvero forte, molto lunga nelle rotazioni. Noi non potremo permetterci nessun calo di concentrazione. Ognuno di noi dovrà dare il massimo in campo – ha concluso Parrillo - e ci sarà bisogno della miglior Cantù per portare a casa i due punti".

Il coach: "Venezia squadra equilibrata"

Parola anche a coach Evgeny Pashutin (capo allenatore dell’Acqua S.Bernardo Cantù) che, come di consuetudine, ha presentato il roster avversario, soffermandosi
particolarmente sul piano partita: "Venezia è una squadra molto equilibrata e con un roster profondo. Nel loro organico figurano delle guardie davvero forti e decisamente aggressive come Marquez Haynes e Julyan Stone. A questi due si aggiungono dei tiratori di grande qualità, su tutti Michael Bramos, il più pericoloso. Dentro l’area, poi, i loro centri sono Gasper Vidmar e Mitchell Watt, due lunghi con una fisicità notevole. Nella posizione di “quattro” c’è Austin Daye, un giocatore molto esperto, oltre ad essere un ottimo tiratore dal perimetro".

Poi, appunto, coach Pashutin ha tracciato la linea da seguire ed il piano partita contro l’Umana: "Domenica con Venezia dovremo essere pronti a fermare i loro contropiedi, sono una squadra che gioca tanto in campo aperto e, fermarli, non sarà di certo semplice. Avremo molto lavoro da fare in campo e, se vogliamo batterli, come sempre dovremo cercare di controllare i rimbalzi e la difesa. Mentre nella metà campo offensiva dovremo essere bravi a condividere il pallone ed a gestire il ritmo di gioco. Il fatto che loro giochino molto in campo aperto – ha concluso il tecnico russo - ci obbligherà a restare concentrati sulla partita per tutti i quaranta minuti".

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