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Pallacanestro Cantù sconfitta da Venezia

Una Cantù mai doma gioca una partita solida per tutti i 40’, riuscendo a tenere testa ai campioni d’Italia.

Pallacanestro Cantù sconfitta da Venezia
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Una Cantù mai doma gioca una partita solida per tutti i 40’, riuscendo a tenere testa ai campioni d’Italia in carica dell’Umana Reyer Venezia. Nonostante la sconfitta pronosticabile alla palla a due, la compagine allenata da coach Bucchi esce dal Palasport Taliercio con tanto rammarico, dopo essere stata avanti nel punteggio in più di un’occasione (62-63 al 30’). Tuttavia, tra le fila della S.Bernardo sono da segnalare le prove individuali di Gaines, top scorer della gara con 23 punti e, soprattutto, di Bayehe, a referto con una doppia doppia da 16 punti e 11 rimbalzi, per 26 di valutazione.

Pallacanestro Cantù sconfitta da Venezia

Coach Bucchi, alla seconda presenza sulla panchina biancoblù, decide di confermare gli stessi cinque schierati nel derby vinto contro Varese: quindi Smith in regia, Gaines e Pecchia sugli esterni; Leunen e Bayehe, invece, sotto canestro. Padroni di casa in campo con De Nicolao, Tonut, Campogrande, Stone e Watt.

I primi punti del match li segna Bayehe, alla seconda consecutiva da titolare, che si conferma un attimo dopo segnando anche il canestro del 4 a 0 iniziale a favore di Cantù. Nuovamente determinanti i lunghi canturini: cinque punti consecutivi di Leunen portano gli ospiti avanti di due possessi, 4-9 a metà del primo quarto. Ancora Bayehe, con il terzo canestro personale, trascina la S.Bernardo in avvio di partita. Venezia sorpresa e time out De Raffaele sul 9-13 al 6’. Al rientro in campo si scuote l’Umana e, grazie a una tripla di Campogrande, i locali riescono a piazzare il primo vantaggio della gara. Quindi, il controsorpasso canturino: Gaines a segno con la “bomba” del 18 a 17 per Cantù. Tuttavia, nel finale, è ancora la Reyer a fare la voce grossa: Daye e l’ex capitano biancoblù, Chappell, lanciano gli orogranata avanti di due possessi. 26-21 al 10’.

La seconda frazione si apre con il terzo fallo personale di Casarin, non una buona notizia per coach De Raffaele. Johnson fa e disfa: il numero 22 in maglia S.Bernardo prima realizza una tripla importante, accorciando le distanze sino al -1; poi, ingenuo, concede a Clark un gioco da quattro punti, dopo che quest’ultimo – altro grande ex della partita – aveva segnato una tripla nonostante il fallo subito. Scambio di schiacciate, da una parte e dall’altra: Watt risponde a un gesto atletico di Procida a dir poco fenomenale. Johnson, però, si fa subito perdonare, segnando un’altra tripla notevole. Venezia, affidandosi a Tonut, tenta di alzare i giri del motore ma Cantù riesce a tenerle il passo grazie all’immancabile contributo di Johnson e al talento di Procida. Gaines, a meno di un minuto e mezzo dalla fine del primo tempo, impatta sul 40 pari. A 27’’ dall’intervallo lungo, uno spiritato Daye riporta in vantaggio l’Umana, realizzando il suo tredicesimo punto personale, pur partendo dalla panchina. De Nicolao chiude al 20’ con il canestro del 47 a 44. Ottimo primo tempo dei canturini, solidi su entrambi i lati del campo.

Al rientro dagli spogliatoi, una tripla frontale di Gaines pareggia subito le sorti del match. Stone, però, ruggisce e la risposta veneta non tarda ad arrivare: vantaggio orogranata, +3. Campogrande, poco dopo, raddoppia i punti di vantaggio, segnando la tripla del 55 a 49. Ancora Campogrande sugli scudi, l’ex Virtus Roma infligge ai brianzoli il -11, con Bucchi a chiamare subito time out. Alla ripresa del gioco è il carisma e la vena realizzativa di Gaines a tenere in partita Cantù. Biancoblù scatenati nel finale di terzo periodo: un mini-parziale di 14 a 2 stordisce Venezia che, al 30’, è costretta a rincorrere. Canturini avanti con merito a 10’ dalla fine, 63 a 62.

Quarta e ultima frazione: Bayehe spende due falli in un amen, ma si fa perdonare con una stoppata su Tonut. I padroni di casa si affidano quindi alla fisicità di Vidmar per tentare di allungare: 67-65 al 33’. Uno 0/2 ai liberi di Procida non consente a Cantù di agganciare subito gli avversari. Stone gioca da veterano e per Cantù c’è poco da fare: il numero 5 in maglia Umana è decisivo sia in difesa sia in attacco, interrompendo il “magic moment” della S.Bernardo che, oltre a pagare un po’ di stanchezza, paga anche la sontuosa difesa dei campioni d’Italia in carica. Una tripla di De Nicolao, su assist del “solito” Stone, consente alla Reyer di andare in vantaggio sul 72 a 65. Time out obbligato per Bucchi. Nel finale Gaines viene sanzionato con un fallo tecnico e Venezia “vede” i due punti. A due minuti e quaranta secondi dalla fine è costretto ad abbandonare il campo il miglior marcatore della serata, Gaines, fuori per 5 falli. Una tripla di Daye chiude sostanzialmente ogni discorso. Watt, a meno di novanta secondi dal termine, manda i titoli di coda, realizzando il canestro del +8. Nel finale un ottimo Bayehe prova a riaprirla, riportando Cantù a sole cinque lunghezze di scarto, ma Tonut segna di nuovo. 80 a 75 il finale da Mestre. Ora una lunga pausa, tra Coppa Italia e impegni delle Nazionali, terrà i canturini fermi sino a fine mese.

Il tabellino

Umana Reyer Venezia-Acqua S.Bernardo Cantù 80-75
(26-21, 21-23; 15-19, 18-12)
Venezia: Casarin, Stone 5, Tonut 11, Daye 15, De Nicolao 8, Campogrande 11, Vidmar 9, Clark 4, Chappell 4, Mazzola, Cerella, Watt 13. All. De Raffaele

Cantù: Gaines 23, Thomas, Smith 7, Kennedy 2, Procida 10, Leunen 5, Lanzi n.e., Johnson 10, Bayehe 16, Baparapè n.e., Pecchia 2, Caglio n.e.. All. Bucchi

Arbitri: Martolini, Bettini e Brindisi

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