Rane Rosa, coach Tete Pozzi: "L'augurio è quello di tornare in vasca magari in estate"
A tu per tu con il coach della Recoaro Como di pallanuoto femminile.

Rane Rosa, a tu per tu con il coach della Recoaro Como di pallanuoto femminile.
Rane Rosa "La squadra c'è, si tiene in contatto e ha voglia: il mio compito è tenerla sempre pronta anche mentalmente"
In questo momento di emergenza per tutti e per lo sport anche comasco abbiamo voluto contattare Stefano "Tete" Pozzi, storico coach delle Rane Rosa, squadre femminile della Como Nuoto, che milita nel campionato di serie A2 di pallanuoto. Al 23 febbraio scorso, data dell'ultima gara di campionato prima dello stop, la Recoaro Como era prima in classifica e imbattuta nel girone Nord. Poi lo stop a casa per il Coronavirus.
Coach come prosegue questo stop forzato a casa senza pallanuoto e vasca?
Ovviamente anche per me è un periodo stranissimo tenendo conto che la chiusura in casa per quel che mi riguarda è una cosa completamente nuova e totalmente inaspettata. Oltre che allenatore sono anche professore di motoria nella scuola media di Olgiate e quindi sto cercando di cavarmela e passare il tempo in videoconferenze sia scolastiche che sportive.
E' in contatto con la squadra e le sue giocatrici che lavorano da casa seguendo il motto "distanti ma uniti": avete studiato piani di lavoro personalizzati con il suo staff?
Nonostante la quantità di ore passate insieme e comunque la serietà di un campionato importante come quello di A2 con le ragazze abbiamo sempre cercato di tenere un profilo allegro e anche in questo caso ci stiamo divertendo. Ho semplicemente consigliato loro di non fermarsi di continuare a lavorare ma non ho dato nessun programma personalizzato ho semplicemente chiesto di rimanere al di sotto di 6 kg di ingrassamento generale alla ripresa dell'attività a qualunque sia la data.
Non giocate da oltre un mese e probabilmente fino a fine aprile per voce del Ministro non si potrà tornare in campo neanche per fare allenamento. Come vede questo momento e questa situazione per il movimento e si aspetta altre decisioni dalla Federazione?
Sia per quanto riguarda la scuola che per quanto riguarda lo sport rimango in attesa. Non faccio previsioni ottimistiche né pessimistiche cerco solo di rimanere aggrappato alla realtà e in generale cerco di farmi trovare pronto mentalmente a qualunque sia l'ipotesi di rientro. Per quanto riguarda la serie A2 in generale non avendo stranieri c'è un mese in più, un piccolo margine in più di ripresa e forse si potrà finire anche nel periodo estivo. Io ho il dovere e compito nei confronti delle ragazze di farmi trovare pronto e di tenerle cariche soprattutto da un punto di vista mentale.
Ha sentito suoi colleghi o altri addetti ai lavori: che aria tira? C'è speranza di riprendere o pessimismo?
Sì mi sento con assoluta regolarità con i colleghi e con dirigenti della federazione ma tutti siamo completamente vincolati al discorso medico quindi nessuno si sbilancia e in questo momento non ho nessuna notizia per quel che riguarda la ripresa.
Torniamo indietro di un mese a quando dopo l'ultima partita eravate primi in classifica: un bilancio a quel momento della vostra stagione con una squadra rinnovata
Ovviamente fino a quel momento eravamo carichi e veramente contenti perché stavamo avendo una progressione di gioco e di risultati importante. Questo non vuol dire che saremmo riusciti a vincere il campionato di sicuro anche se sicuramente eravamo tra le favorite. Diciamo che l'inserimento delle tre ragazze nuove stava funzionando in modo perfetto e quindi sono decisamente dispiaciuto per questo stop.
Tornare in vasca anche in estate per finire la stagione: una speranza, una previsione o un augurio?
Tornare in vasca nel periodo estivo? Per quel che mi riguarda è assolutamente un augurio. Io penso che sia la cosa più bella anche per quanto riguarda la pubblicità del nostro piccolo sport è un bene per tutto l'ambiente in generale perché fermare un campionato è in ogni caso una situazione molto molto triste. Ripeto quello che ho detto prima, penso che sia legato soprattutto alla presenza di stranieri che nel nostro campionato fortunatamente non c'è.
Cosa si sente di dire ai tifosi e a tutto il mondo della Como Nuoto?
Ai nostri tifosi posso semplicemente dire che la squadra c'è e che ha voglia di finire il campionato. Ha voglia di essere protagonista e voglia soprattutto di divertirsi ancora perché ripeto non c'è una sola ragazza che guadagna un centesimo da questa avventura. Quindi lo facciamo con puro spirito di divertimento e mi auguro appunto di dimostrare ai nostri tifosi che ci stiamo divertendo ancora e lo faremo ancora per noi e anche per loro.
