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Supercoppa: Cantù accarezza la vittoria ma nel finale vince il Brescia FOTO

È stata una serata estremamente beffarda per l’Acqua S.Bernardo che, nel secondo match del Girone A di Eurosport Supercoppa 2020, esce sconfitta contro la Germani Brescia.

Supercoppa: Cantù accarezza la vittoria ma nel finale vince il Brescia FOTO
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È stata una serata estremamente beffarda per l’Acqua S.Bernardo che, nel secondo match del Girone A di Eurosport Supercoppa 2020, esce sconfitta contro la Germani Brescia.
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Supercoppa: Cantù accarezza la vittoria, vince il Brescia

In un PalaDesio ancora deserto, i brianzoli partono forte, con grande autorità, ma alla fine sono costretti ad arrendersi a una formazione di livello, prossima a prendere parte a una competizione di prestigio come l’EuroCup. Tanto è il rammarico per Cantù, che aveva chiuso il primo tempo avanti di quattordici lunghezze (46-32). Il finale è tutto bresciano: 75-76 al 40’, Burns il migliore tra gli ospiti con 16 punti. Pecchia, invece, il top scorer, autore di 18 punti.

La cronaca

Dopo il debutto in casa della corazzata Olimpia Milano, coach Pancotto sceglie di rivoluzionare il
quintetto, mandando in campo sin dall’inizio Johnson, schierato in cabina di regia e affiancato, sugli esterni, dal duo Woodard-Procida; sotto canestro completano lo starting five biancoblù Leunen e Kennedy, reduce da una prestazione individuale molto convincente contro l’Armani. Coach Esposito, invece, parte con Chery playmaker, supportato da Kalinoski-il tiratore designato
e Crawford, MVP della Serie A nel 2019 con la maglia di Cremona; nel pitturato la fisicità di Sacchetti e i centimetri di Ancellotti, unico centro puro a disposizione della Germani. Nel primo quarto Cantù parte forte sia in difesa sia in attacco: se Procida pronti via è bravo a stoppare subito Sacchetti, lo stesso vale per Kennedy che, dall’altra parte del campo, realizza i primi punti in schiacciata, pareggiando per bellezza il gesto tecnico del giovane comasco classe 2002, schierato un po’ a sorpresa nelle inedite vesti di ala piccola. La risposta della Germani, però, non si fa attendere: Parrillo, grande ex della gara, manda a bersaglio la prima tripla della serata, seguito dai canestri di Kalinoski e Burns. In mezzo un altro guizzo di Procida, a segno da tre punti con grande personalità. Molto significativo è anche l’apporto di Johnson che, dopo un inizio un po’ a diesel, si esalta invece poi con un paio di giocate da applausi, una offensiva e una difensiva, spiccando per coraggio. Nel finale da segnare due canestri consecutivi di Bayehe, entrato ottimamente dalla panchina, anche se forse troppo aggressivo in difesa. L’irruenza del lungo di origini camerunensi favorisce Brescia che ha l’occasione di mettere la testa avanti e la sfrutta: 14- 15 al 10’. Nel secondo quarto Cantù è più decisa in attacco e, grazie a una tripla di Woodard, riesce nuovamente a portarsi in vantaggio. L’altro ex canturino della serata, Burns, accorcia per la Germani ma i locali, con Pecchia e ancora Woodard, allungano 26 a 22 al 15’. I brianzoli-nel frattempo passati a zona in difesa-spingono sul pedale dell’acceleratore e, affidandosi ripetutamente a Kennedy sotto canestro, riescono a mantenere a lungo i tre possessi di scarto. Nel finale è show Acqua S.Bernardo, con Procida, Johnson e Smith protagonisti del più undici. 42-31 al 19’. Cantù in difesa è un muro insuperabile e in attacco affonda ancora: 46-32 all’intervallo, biancoblù cinici e belli da vedere. Alla pausa 8 punti per Kennedy, per Brescia 9 di Burns. Al rientro delle squadre dagli spogliatoi è ancora Burns a guidare gli ospiti, che tornano sotto di dieci ma sono obbligati a dover fare ancora i conti con Kennedy, straripante nel pitturato. La Germani, però, alza i giri e al 22’ accorcia di otto (48-40), sfruttando la velocità di Chery e una disattenzione difensiva della S.Bernardo. Ma i canturini, al rientro dal time out, sono bravi e lucidi a non scomporsi: azione magistrale avviata da Johnson, che è un fulmine nel pescare Woodard, il cui altrettantorapido giro palla porta Procida, e poi Kennedy, a trovare libero Leunen. Tripla del 53 a 41: Cantù al 25’ conduce senza troppi patemi. Tuttavia, nella seconda metà del periodo l’attacco dei brianzoli si inceppa e Brescia ne approfitta, meritando il-5 momentaneo (53-48). Sette a zero di mini-parzialebresciano. Nel finale per la Germani sale in cattedra il diciannovenne Bortolani, che conduce i suoisino al-3. Cantù accenna una reazione e al 30’ si tiene comunque distante di due possessi dalla Germani. 57-52 al 30’. Nell’ultimo quarto di gioco è ancora Brescia a partire meglio, motivata dal sogno di rimontare dal-14. Con Burns e Crawford, la squadra di Esposito sfiora il pari (5958) ma è Pecchia, con un’ottima azione personale, ad allungare nuovamente per Cantù. Ma gli ospiti non mollano e gli ex canturini continuano a segnare: è Parrillo questa volta a guidare i suoi, rendendosi utile con una tripla prima e un’ottima difesa poi, che consente ai bresciani di accorciare. 64-61 al 35’. La squadra di Pancottoaccusa un po’ di stanchezza e Crawford è bravo a punire la difesa di casa, trovando il sorpasso tanto sudato e desiderato (69-70). Ma Pecchia nel finale è un toro e, con grande cattiveria agonistica,riesce a segnare due canestri in fila, trovando il fallo in entrambe le occasioni e segnando entrambi i tiri liberi aggiuntivi. Due giocate che però non valgono il successo a Cantù, decisiva una tripla di Kalinoski a pochi secondi dal termine.

Il commento del coach Cesare Pancotto, Cantù

«Partita vera, giocata sino all’ultimo secondo. Abbiamo fatto dei passi avanti ma sappiamo che il
percorso per arrivare ad affrontare la prima giornata di campionato è ancora lungo e difficile. Ho
la possibilità di allenare un gruppo che ha grande voglia di crescere, che sta cercando di trovare i suoi equilibri».

Il commento del coach Vincenzo Esposito, Brescia

«Una vittoria è sempre una vittoria, che si tratti di Supercoppa o di un’amichevole. La mentalità
vincente si costruisce così, anche in allenamento, lavorando per vincere. Che siano partite ufficiali o no, poco importa. I ragazzi hanno dimostrato, nonostante una preparazione fisica e tecnica approssimativa per ovvi motivi, una reazione importante. Nel secondo tempo abbiamo trovato la giusta intensità difensiva e, riuscendoci, abbiamo portato la partita a decidersi punto a punto. Il match è stato determinato da un episodio: poteva vincerla Cantù, come potevamo vincerla noi. Quello che mi piace, però, è che siamo stati bravi a mettere in campo ciò che avevamo costruito nel time out. Quindi, bravi in difesa e bravi ad eseguire».
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