L'evento

Como capitale del diritto costituzionale italiano: 200 studiosi all'Insubria questo weekend

Il convegno dal titolo "I 70 anni della Legge n. 87 del 1953: l’occasione per un “bilancio” sul processo costituzionale" si terrà il 26 e il 27 maggio

Como capitale del diritto costituzionale italiano: 200 studiosi all'Insubria questo weekend
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Como capitale del diritto costituzionale italiano il 26 e il 27 maggio, con circa 200 studiosi della materia, dai giovani dottorandi di ricerca ai professori ordinari più affermati, riuniti nell’antico Chiostro di Sant’Abbondio, sede del Dipartimento di Diritto economia e culture dell’Università dell’Insubria. Qui è ospitato il convegno "I 70 anni della Legge n. 87 del 1953: l’occasione per un “bilancio” sul processo costituzionale", convegno annuale del Gruppo di Pisa, una delle più importanti associazioni di costituzionalisti che, sin dal 1990, stimola l’approfondimento di tematiche di diritto pubblico attraverso l’organizzazione di giornate di studio e call for papers, oltre che con le pubblicazioni nell’omonima rivista.

Como capitale del diritto costituzionale italiano: 200 studiosi all'Insubria questo weekend

"La legge n. 87 – spiega Giorgio Grasso, professore ordinario di Diritto costituzionale dell’Università dell’Insubria e coordinatore dell’evento – fu quella che, attuando la Costituzione, permise di istituire finalmente la Corte costituzionale, che pure sarebbe entrata in funzione soltanto nel 1956. Al testo della legge diede un contributo anche il senatore comasco Lorenzo Spallino, decisivo con un suo emendamento sulla proibizione per i giudici costituzionali di fare parte di un partito politico, che sarebbe diventato nel testo finale il divieto di svolgere attività inerente a una associazione o partito politico".

La giornata del 26 maggio si apre con i saluti iniziali delle autorità accademiche, della direttrice del Didec Francesca Ruggieri, del vice-presidente della Corte costituzionale, professor Nicolò Zanon, e del presidente del Gruppo di Pisa, professor Massimo Siclari dell’Università Roma Tre. La relazione introduttiva è tenuta dal professor Grasso ed è dedicata a ricostruire la storia della legge n. 87 del 1953, nel contesto della stagione politica del centrismo di De Gasperi, e considerando le prospettive odierne della legge, settant’anni dopo la sua approvazione.

Seguono due ricche sessioni in cui intervengono con relazioni tematiche autorevoli costituzionalisti di diverse università italiane, che mettono a bilancio le principali problematiche del processo costituzionale. La prima sessione, presieduta da Maria Paola Viviani Schlein dell’Università dell’Insubria, accoglie le relazioni di Gian Luca Conti e di Francesco Dal Canto dell’Università di Pisa e di Luigi D’Andrea dell’Università di Messina. Nella seconda sessione, presieduta da Marilisa D’Amico dell’Università di Milano, interverranno: Valeria Marcenò dell’Università di Torino, Francesca Biondi dell’Università di Milano e Marco Ruotolo dell’Università Roma Tre.

Come nella tradizione del Gruppo di Pisa, da sempre attento ai più giovani studiosi, sabato mattina i lavori proseguono in due ateliers, con interventi programmati e interventi liberi, con un approfondimento dei temi trattati dalle relazioni del giorno precedente. In seduta plenaria i due discussant, il professor Sandro Staiano dell’Università di Napoli Federico II, presidente dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti, e la professoressa Michela Manetti dell’Università di Siena, direttrice della prestigiosa rivista "Giurisprudenza costituzionale", restituiranno gli esiti dei lavori degli Ateliers. Infine sarà il professor Roberto Romboli dell’Università di Pisa, membro del Consiglio superiore della Magistratura, a tracciare le conclusioni di sintesi di tutto il convegno, la cui cena sociale sarà ospitata nella bellissima Villa del Grumello.

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