La mostra

"Sardegna itinerante. Un piccolo viaggio tra le civiltà nuragica e punica" al museo civico di Erba

Una mostra per raccontare al pubblico la Sardegna di epoca nuragica e fenicio punica attraverso interessanti reperti archeologici prestati dal Museo di Cagliari e dalla Soprintendenza

"Sardegna itinerante. Un piccolo viaggio tra le civiltà nuragica e punica" al museo civico di Erba
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Verrà inaugurata sabato 17 giugno, alle 17 presso il Museo Civico di Erba la mostra "Sardegna itinerante. Un piccolo viaggio tra le civiltà nuragica e punica", realizzata a cura del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese e del Museo Civico di Erba, con l’esposizione al pubblico di reperti archeologici di proprietà statale provenienti dal Museo Nazionale di Cagliari e dalla “Collezione Giardini” che verranno concessi in prestito al nostro Museo.

"Sardegna itinerante. Un piccolo viaggio tra le civiltà nuragica e punica" al museo civico di Erba

In mostra saranno esposti una cinquantina di pezzi di epoca nuragica e fenicio-punica provenienti dalla Sardegna, in particolare bronzetti, armi e ornamenti in bronzo, accanto a diversi recipienti in ceramica.

L’obiettivo è quello di presentare al pubblico una parte della ricca e affascinante storia di una regione italiana, la Sardegna, di cui raramente si parla nei programmi scolastici. Sia il pubblico generale, che quello delle scuole in modo particolare, avranno l’occasione di approcciarsi a due grandi civiltà, quella nuragica e quella punica, attraverso le loro testimonianze archeologiche.

Sardegna itinerante

 

L'obiettivo

La mostra tratterà diversi temi, in particolare si parlerà della vita quotidiana in epoca nuragica all’interno dei villaggi, in genere sorti attorno ai monumenti megalitici più noti della Sardegna, i nuraghi, e si approfondirà il tema del sacro e dei santuari, presentando i tipici bronzetti votivi nuragici e le loro iconografie. Si seguirà la storia della Sardegna a partire dall’età del Bronzo fino all’età del Ferro, arrivando al periodo di grande fioritura della civiltà fenicio-punica in Sardegna, esaminando il tema delle necropoli e dei rituali funerari.

La mostra ha anche come ulteriore obiettivo quello di consentire la fruizione, in aggiunta ai pezzi prestati dal Museo di Cagliari, di una collezione fino a oggi privata (Collezione Giardini) di materiali archeologici in parte autentici, ma con un nucleo anche di oggetti contraffatti, riconducibili in entrambi i casi alla Sardegna dei periodi preistorico, nuragico e punico. Questa collezione – oggi detenuta dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese e in procinto di essere donata al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari – offrirà l’occasione per mostrare al grande pubblico le dinamiche che stanno dietro al collezionismo privato, con le sue luci e le sue ombre. In particolar modo sarà possibile evidenziare quali limiti alla ricerca crei il collezionismo privato e raccontare quali sono le nuove tecniche di indagine, sempre più sofisticate, che vengono in aiuto agli archeologi per il riconoscimento dell’autenticità dei reperti. Si è perciò volontariamente scelto di esporre in mostra, in una sezione dedicata, alcuni manufatti identificati come falsi, perché anch’essi hanno molto da raccontare al pubblico.

Sardegna itinerante

Il ruolo di Augusto Giardini

Augusto Giardini (1931-2011), noto imprenditore del tessile vissuto a Capiago Intimiano, amante dell’arte e collezionista eclettico, oltre ai reperti antichi, custodiva nella sua casa, progettata dall’architetto Luigi Caccia Dominioni, anche opere di artisti moderni e contemporanei. La sua collezione archeologica, in particolare, era costituita da circa 120 oggetti, appartenenti a diversi ambiti culturali. Nel 2000, la Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia, riconoscendone il grande valore scientifico, decise di vincolarla e dopo la morte di Augusto Giardini ne sono stati possibili il recupero e la valorizzazione. La parte più consistente della collezione è oggi esposta presso i Giardini di Villa Melzi d’Eril a Bellagio. Sono là raccolti un centinaio di reperti riferibili a diverse culture del Mediterraneo antico. I reperti nuragici e punici provenienti dalla Sardegna, invece, considerata la loro intrinseca specificità, sono stati scorporati dal resto della collezione e, grazie alla disponibilità del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, saranno restituiti alla loro terra d’origine, dove potranno finalmente fare ritorno. Prima del loro ritorno, lo Stato ha deciso di intraprendere una serie di attività dirette a promuovere la conoscenza dei reperti costituenti la collezione e di allestire questa mostra itinerante che dalla Lombardia, in particolare da Erba, accompagnerà i reperti nuragici e punici della collezione nel loro viaggio di ritorno verso la terra d’origine.

Accanto ai reperti della Collezione trovano posto quelli prestati dal Museo di Cagliari e recuperati nell’ambito di indagini archeologiche vere e proprie, condotte in importanti centri afferenti alla cultura nuragica e a quella punica, fra i quali citiamo il complesso di Su Nuraxi a Barumini (SU), il santuario di Su Benatzu a Santadi (SU), la necropoli di Monte Sirai a Carbonia (SU) e quella di
Tuvixeddu a Cagliari. La mostra, dopo il periodo di apertura presso il Museo Civico di Erba, si sposterà presso il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, dove resterà aperta fino a giugno 2024.

Eventi e didattica

Durante tutto il periodo di apertura della mostra verranno organizzati degli eventi per il pubblico, in collaborazione con associazioni e organizzazioni presenti in Lombardia e in Sardegna. Si coinvolgeranno anche le scolaresche con delle attività didattiche e dei laboratori progettati per le diverse fasce di età. Sempre grazie al contributo delle associazioni, l’orario di apertura del Museo verrà ampliato anche al sabato e alla prima domenica del mese. Per questo motivo si ringraziano: Circolo Culturale Ricreativo Sardegna di Como APS, Associazione Culturale Amsicora di Lecco, FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), Associazione Artelario, Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù BCC, Società Archeologica Comense, Associazione Nazionale Alpini sezione di Como - gruppo di Erba, Associazione Nazionale Carabinieri in congedo - sezione di Erba, Associazione Lo Snodo.

Cosa c'è da sapere

Inaugurazione: sabato 17 giugno, ore 17. Ingresso libero e gratuito.

Dove: Museo Civico di Erba, presso Villa Ceriani, via Ugo Foscolo 23 – Erba (CO)

Orari di apertura: martedì 9-12.30; giovedì 9-12.30; venerdì 15-18; sabato 14-18; prima domenica del mese 14-18

Richiesta la prenotazione: museoerba@comune.erba.co.it; 031.3355341; 366.2177464

Ingresso gratuito

La mostra resterà aperta fino al 28 gennaio 2024.

Nel corso del periodo di apertura verranno realizzate una serie di iniziative e conferenze per il pubblico, di cui daremo successivamente notizia dettagliata.

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