L'evento

Villa del Grumello Jazz Festival: quattro serate di virtuosismo e fusione artistica

Una rassegna di spettacoli eccezionali nel suggestivo scenario della Villa del Grumello di Como

Villa del Grumello Jazz Festival: quattro serate di virtuosismo e fusione artistica
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La terza edizione de "Villa del Grumello Jazz Festival" è pronta a deliziare gli appassionati di musica con una straordinaria proposta artistica che spazia dal flamenco alla celebrazione dei grandi nomi del jazz. Dal 15 al 18 giugno, Como accoglierà artisti di fama internazionale che si esibiranno in quattro serate indimenticabili.

Villa del Grumello Jazz Festival: quattro serate di virtuosismo e fusione artistica

Artisti di fama internazionale con una proposta che spazia dalla musica e danza flamenca di Livio Gianola, ad un omaggio al leggendario chitarrista jazz Wes Montgomery con Alessio Menconi Organ Trio, al tango del sassofonista compositore e flautista argentino Javier Girotto, fino al jazz grintoso di Chico Freeman e Antonio Faraò.

Quattro serate di altissimo livello artistico e originali nella proposta si fondono con le suggestioni uniche del paesaggio e con le essenze del parco storico naturalistico della Villa del Grumello di Como, luogo di sperimentazione e di intrecci creativi, tra generi artistici e discipline, tra generazioni e sguardi differenti, tra pratiche di cura e spontaneità.

Il primo concerto, giovedì 15 giugno alle 21, è con "Livio Gianola Flamenco Ensamble". Un viaggio nel magico mondo del Flamenco, con la presenza della danzatrice Lara Ribichini.

Livio Gianola è considerato tra i massimi virtuosi della chitarra a otto corde e l’unico chitarrista non spagnolo ad aver composto musiche per il prestigioso Ballet Nacional de España e per grandi nomi del flamenco del calibro - tra gli altri - di Antonio Canales, Rafael Amargo e Lola Greco. L’esecuzione sarà un viaggio nel magico mondo del flamenco, accompagnato da un affiatato ensemble ritmico.

Segue, venerdì 16 giugno alle 21, “Menconi Organ Trio” con Alessio Menconi alla chitarra, Alberto Gurrisi all’organo Hammond e Alessandro Minetto alla Batteria. Menconi ha all’attivo migliaia di concerti nei teatri e jazz festival in oltre quaranta Paesi del mondo. Insieme al suo trio celebrerà i cento anni dalla nascita del suo idolo, il più grande chitarrista jazz di tutti i tempi Wes Montgomery (Indianapolis, 6 marzo 1923 – 15 giugno 1968).

Il trio è la formazione resa nota proprio da Montgomery con i suoi quattro dischi registrati con questo organico ed esegue sue composizioni e altri brani caratteristici da lui suonati sia in piccoli gruppi sia in orchestra. I pezzi verranno arrangiati e suonati in maniera del tutto personale ma senza mai dimenticare il “sound” originale.

La rassegna si concluderà domenica 18 giugno con due imperdibili concerti: alle 18.30 il Trio del grande sassofonista argentino Javier Girotto presenta il progetto “Tango Nuevo Revisited”, un concerto in bilico tra tango e jazz ispirato all’incontro artistico tra Astor Piazzolla e Gerry Mulligan.
Girotto, al sax baritono, sarà supportato da Gianni Iorio al bandoneon e da Alessandro Gwis al pianoforte ed elettronica.

Chico Freeman e Antonio Faraò chiudono il festival, alle 21, rendendo omaggio alla musica di una delle loro principali fonti di influenza e ispirazione con classici di John Coltrane da loro rivisitati assieme ad alcune loro composizioni. Chico Freeman, sassofonista, pluristrumentista, compositore e produttore, incarna l’intento di cercare nuove vie di espressione che abbraccino il patrimonio e la grande tradizione del jazz. Molti critici lo hanno paragonato ai grandi della storia del jazz e la prova sta nel fatto che egli ha suonato e registrato con alcuni dei musicisti più celebri ed innovativi al mondo: Elvin Jones, McCoy Tyner, Sun Ra, Dizzy Gillespie, Charles Mingus, Eddie Palmieri, Jack DeJohnette, Wynton Marsalis, Roy Haynes, per nominarne qualcuno.

Antonio Faraò percorre da sempre la strada maestra del jazz con tale convinzione e padronanza tecnica da non temere confronti con jazzmen provenienti da ogni dove. Non a caso ha avuto modo di collaborare con artisti del calibro di Joe Lovano, Didier Lockwood, Miroslav Vitous, Jack Dejohnette, Chris Potter, Benny Golson, del brasiliano Ivan Lins e altri ancora.

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