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Festival di Bellagio e del Lago di Como: ultimi due appuntamenti

Le ultime due serate mercoledì 7 agosto nella Basilica di San Giacomo e venerdì 9 al Grand Hotel Villa Serbelloni.

Festival di Bellagio e del Lago di Como: ultimi due appuntamenti
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Si avvia alla conclusione il Festival di Bellagio e del Lago di Como: gli ultimi due appuntamenti della 13esima edizione sono entrambi a Bellagio, mercoledì 7 e venerdì 9 agosto 2024.

Anche quest’anno la kermesse musicale, nella pluralità dei programmi eseguiti, ha offerto momenti indimenticabili, configurandosi come iniziativa di ampia partecipazione culturale. Le serate conclusive saranno mercoledì 7 agosto in Basilica di San Giacomo con l’Orchestra di flauti Zephyrus e venerdì 9 al Grand Hotel Villa Serbelloni per il gran finale, con l’Orchestra del Festival diretta da Alessandro Calcagnile e Rossella Spinosa al pianoforte.

In Basilica con l’Orchestra di flauti

Mercoledì 7 agosto l’Orchestra di flauti Zephyrus con il suo fondatore Marco Zoni (primo flauto dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano), nel ruolo di direttore e solista, offrirà al pubblico un emozionante concerto all’aperto di grande impatto e coinvolgimento, un invito a lasciarsi trasportare sulle onde di melodie indimenticabili. Intitolato “Puccini e i suoi contemporanei”, il concerto si apre con un brano di Giacomo Puccini, nell’anno in cui si celebra il primo centenario della scomparsa del compositore di Lucca: il Quartetto in re maggiore, in un unico movimento (Allegro moderato).

Seguono il Preludio e Intermezzo da Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, opera che fin dalla prima, avvenuta al Teatro dal Verme di Milano il 21 maggio 1892 sotto la bacchetta di Arturo Toscanini, riscosse subito grande successo, e, ancora di Puccini, Capriccio su temi da Madama Butterfly. Tra molteplici spunti compositivi, con partiture che aprono uno scrigno di sentimenti e forti emozioni, la scaletta della serata prosegue con il Preludio e Intermezzo da Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, opera lirica in un unico atto su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci tratto dall’omonima novella di Giovanni Verga, con la quale Mascagni vinse nel 1890 il concorso indetto dalla casa editrice Sonzogno e certamente la più nota delle opere scritte dal compositore livornese. Nel finale di questa immersione nel repertorio operistico, saranno eseguite altre due pagine pucciniane: l’Intermezzo da Manon Lescaut e il Finale atto secondo da La Bohème, opere che hanno reso celebre Puccini in tutto il mondo.

Finale al Grand Hotel Villa Serbelloni

L’ultimo appuntamento, nell’elegante cornice del Salone Reale del Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio, presenta una produzione originale di musica e cinema, con la proiezione di tre cortometraggi del cinema muto e l’esecuzione delle musiche dal vivo, in sincrono con la proiezione. Nel centenario della prima di Entr’acte (1924) di René Clair, tra le opere più importanti delle avanguardie francesi nel cinema, sarà proiettato il filmato con le musiche originali di Erik Satie. Concepito come intermezzo cinematografico per i Balletti Svedesi di Rolf de Maré, è diventato negli anni un film culto; una pellicola dal montaggio veloce e trascinante, con sequenze diventate celebri quali lo sparo di un cannone dal tetto di un palazzo parigino, la partita a scacchi di Man Ray e Marcel Duchamp su una terrazza o quella dei signori in frac che inseguono un carro funebre trainato da un dromedario nel corso di un funerale.

La serata proporrà inoltre due cortometraggi di Charlie Chaplin con musiche composte ed eseguite da Rossella Spinosa, al pianoforte, insieme all’Orchestra di Bellagio e del Lago di Como diretta da Alessandro Calcagnile. In scaletta The Vagabond, cortometraggio interpretato, diretto e prodotto da Charlie Chaplin e proiettato per la prima volta il 10 luglio 1916. Un film denso di gag comiche che riesce a mantenere anche una vena romantica e drammatica al tempo stesso, connotando in modo speciale quella comicità e quello spessore psicologico che è riconosciuto in modo incontestabile a Chaplin. Un viaggio guidati dalle straordinarie inventive dei due indimenticabili protagonisti, Charlie Chaplin e Mabel Normand, “La Charlot femmina”.

Conclude il programma, in un singolare percorso di suoni e visioni, The Immigrant (1917), altro cortometraggio chapliniano, capolavoro che divenne punto di riferimento per il tema e le invenzioni registiche. Chaplin interpreta un immigrato in fuga dall’Europa su una nave diretta in America, in cerca di una vita migliore. Chaplin diventa l’icona di sempre del Vagabondo, povero ma ricco di dignità, il perdente che cerca di sopravvivere in un mondo ostile rimanendo umano, pronto a usare la propria intelligenza per sconfiggere la povertà. Tra memorie e riscoperte, il concerto si snoda in un inarrestabile susseguirsi di sorprendenti soluzioni sonore e visioni trascinanti, consentendo di riscoprire, nel magico connubio di musica e grande schermo, importanti capitoli cinematografici che hanno segnato l’immaginario di inizio Novecento.

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