Olgiate Comasco

La chiesa parrocchiale compie cento anni: ne parla anche "La Finestra del Papa"

Oggi il parroco don Flavio Crosta ospite di Radio Vaticana.

La chiesa parrocchiale compie cento anni: ne parla anche "La Finestra del Papa"
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Per i cento anni della chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano, a Olgiate Comasco, celebrazione col cardinale Oscar Cantoni e uno spazio su Radio Vaticana.

Cento anni portati con semplicità

La sintesi che racchiude il momento storico è perfetta: "Cento anni portati con semplicità". Così la parrocchia olgiatese si appresta a festeggiare la ricorrenza di un secolo di fede e dedizione. Una comunità vivace, ora impegnata nella grande sfida della realizzazione di un sogno: la costruzione del nuovo oratorio parrocchiale. E venerdì 5 gennaio la parrocchia accoglierà il cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como. Alle 17, proprio nella chiesa dei Santi martiri Ippolito e Cassiano, la celebrazione presieduta dal cardinale.

Radio Vaticana apre una "finestra" su Olgiate Comasco

Oggi, martedì 2 gennaio, alle 11.30, Radio Vaticana dedicherà attenzione all'anniversario della chiesa olgiatese. Sarà la trasmissione radiofonica "La Finestra del Papa", condotta da Marina Tomarro, ad accogliere l'intervento di don Flavio Crosta, parroco di Olgiate Comasco. La stessa trasmissione sarà visibile anche sul canale 733 della televisione.

don flacio trasferito alla parrocchia di olgiate comasco

La storia della chiesa

Come ricorda il professor Mario Mascetti "l’impresa intimoriva, ma nell’anno 1889 però, abbandonati i dubbi, sperando nella generosità della popolazione e nella Divina Provvidenza, si diede principio all’opera: si nominò una Commissione dirigente perché studiasse i mezzi per venire a capo dell’opera; ed una Sotto-Commissione operante che eseguiva le proposte. La popolazione, incoraggiata dal buon esito della colletta e delle donazioni, nei due anni successivi trasportò sul piazzale un’immensa quantità di pietre. La nuova parrocchiale misura 54 metri in lunghezza, 12 metri in larghezza, 33 metri in altezza (al cupolino). Il progettista, l’ingegnere cavalier Bianchi Luigi di Como, ha voluto includere nel progetto un "ricordo" della vecchia chiesa, trasferendo nella nuova il modello di finestrone a mezza luna che c’era nella facciata e dietro il coro, e inserendo alcune decorazioni originali in pietra nella facciata a nord. Nel 1921 si iniziarono le opere di decorazione pittorica che coinvolsero importanti nomi dell’epoca: il milanese Luigi Valtorta, Fedele Martinelli, il torinese Luigi Morgari. Il prevosto don Giovanni Cellina seguì il completamento dei lavori, lasciandoci testimonianza dei giorni della consacrazione, che furono occasione di grande festa per la comunità olgiatese e limitrofa tra processioni animate dai corpi musicali di Olgiate, Lurate e Seregno, tra archi trionfali allestite dalle contrade, messe cantate e prediche di canonici illustri".

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