Gran Fondo Il Lombardia: i vincitori dell'edizione 2019 VIDEO

I non professionisti affronteranno il Muro di Sormano e il Ghisallo.

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Dopo il successo del Giro di Lombardia di ieri, sabato 12 ottobre, che da Bergamo è arrivato a Como, è tempo oggi domenica 13 ottobre per i non professionisti di salire in sella alle loro bici. Questa mattina alle 7.30 infatti è partita da Corso Europa a Cantù la Gran Fondo.

Gran Fondo Il Lombardia con partenza e arrivo a Cantù

Partenza e arrivo da Cantù. Due salite monumento, Ghisallo e Muro di Sormano, per un percorso e un paesaggio unico.  111,2 km (113,5 km senza il Muro di Sormano) e 1.700 m di dislivello. Un mix di salite, discese, strappi che garantiscono divertimento costante a tutti i gran fondisti che vogliono affrontare un percorso che proprio ieri ha visto protagonisti i grandi del ciclismo.

Oltre 2.400 gli amatori già iscritti pronti a misurarsi sul tracciato. Tra di essi circa la metà sarà straniero, pronto a godersi un weekend tra Cantù e il Lago di Como, immersi in un paesaggio unico ed un'atmosfera da Classica Monumento.

I vincitori

A vincere la Gran Fondo con partenza e arrivo a Cantù è stato il 26enne Davide Busuito del team De Rosa Santini che ha affrontato il percorso in 3 ore e 21 secondi. La categoria femminile è stata invece vinta dalla tedesca Astrid Schartmueller che è arrivata al traguardo in 3 ore, 31 minuti e 8 secondi, posizionandosi 97esima nella classifica generale.

Il percorso

Dalla partenza a Cantù i primi 25 km sono un “mangia e bevi” costante per le strade della Brianza, sino a Maglio, dove incominciano i 7km più terribili ed emozionanti della gara che porteranno gli atleti sino alla collina di Sormano. Gli ultimi 2km di questa erta rappresentano l’apice della corsa e sono diventati in breve tempo un monumento del ciclismo mondiale: il Muro di Sormano.

Qui, la strada sale vertiginosamente ad un pendenza media del 15,8% ed una massima del 27%. Lo sforzo sarà incredibile e qualcuno sarà costretto a mettere il “piede a terra”. Le scritte sull’asfalto ed i cartelli a bordo strada si susseguiranno  per far vivere ad ogni granfondista l’esperienza di un vero professionista. Per i meno allenati è confermata una deviazione di 2km che permette di raggiungere la vetta percorrendo una salita meno impegnativa.

A seguire discesa in picchiata fino a Nesso, e poi di nuovo pianura (poca) e collina (molta) sino a Regatola, dove incomincerà la seconda salita di giornata: il Ghisallo. Le pendenze sono importanti, ma non aggressive come Sormano. La salita è pedalabile ed il paesaggio godibile. Chi vorrà “fare la gara”, potrà spingere rapporti importanti. E’ una salita di forza, e d’ intelligenza. La pendenza media nei 9km è del 6.2%, e solo verso la fine tocca la punta massima del 14%. In cima, la Madonna del Ghisallo con le sue famose campane ed il museo più celebre della storia del ciclismo vi daranno il benvenuto.

In cima al Ghisallo la Gran Fondo è al km 70. Quasi 2/3 di gara sono stati percorsi, e le difficoltà maggiori sono ormai alle spalle. Una lunga (quasi 20km) e larga discesa fino a Merone permette di recuperare un po’ le forze prima degli ultimi 20km che ripropongono strappi e salitelle. L’arrivo nel centro di Cantù dopo 109 km e 1.700 m di dislivello è la ciliegina sulla torta, di una giornata da vivere come un eroe.

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