Alla casa di riposo Villa San Benedetto Menni salgono a 56 i contagi da Covid 19
Tamponi tra i pazienti e ai sanitari che rientrano dalla malattia.
La casa di riposo Villa San Benedetto Menni di Albese con Cassano sta affrontando un vero e proprio focolaio interno di Covid 19.
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A Villa San Benedetto Menni un focolaio tra gli anziani
Il caso della casa di riposo di Albese è scoppiato come una bomba: dopo un primo caso della malattia il 10 marzo scorso, pochi giorni fa sono risultati positivi 45 ospiti e 3 collaboratori esterni. Era necessario corre ai ripari per salvaguardare la salute di tutti
"Si è proseguito con il processo già avviato di sottoporre a tampone tutti gli ospiti presenti in struttura sia che presentassero sintomatologia riconducibile a Covid 19, sia asintomatici ma appartenenti a nuclei con casi sospetti - spiegano dalla struttura socio sanitaria - Alla data odierna (1 aprile 2020, Ndr) il numero degli ospiti con esito positivo al tampone è pari a 56. Sono stati richiesti ulteriori tamponi per ultimare gli ospiti ricoverati".
Da quanto si apprende Ats Insubria ha inoltre fornito 72 tamponi da destinarsi agli operatori sanitari. In linea con le disposizioni regionali, hanno proceduto inizialmente con il doppio tampone per il personale di rientro da malattia che per poter ri-accedere al servizio dovrà risultare negativo. Successivamente verrà sottoposto al test il resto del personale in servizio.
"E’ stato inoltre implementato un ulteriore isolamento dei reparti, anche attraverso la limitazione di spostamento dei collaboratori all’interno della struttura, con l’obiettivo di mantenere il più a lungo possibile la situazione di assenza di ospiti contagiati in alcuni nuclei - spiegano da Villa San benedetto Menni - Prosegue anche l’impegno per garantire il più alto livello di sicurezza possibile attraverso l’acquisto e la distribuzione dei Dispositivi di Protezione Individuali (DPI), seppur il loro reperimento sia ostacolato da numerose difficoltà nel rispetto delle date di consegna".
Mario Sesana, direttore sanitario, e suor Agata Villadoro, superiora locale, infine concludono così la loro nota: "La Direzione si impegna a mantenere i contatti con i famigliari attraverso costanti aggiornamenti sulla situazione sanitaria e l’effettuazione di videochiamate e ad aggiornare le Istituzioni e la cittadinanza con regolarità, anche con l’intento di diffondere informazioni aderenti alla realtà vissuta direttamente dalla nostra Comunità Ospedaliera".