il punto della situazione

Case di riposo, vertice Ats-sindacati: 427 anziani deceduti tra Covid e sospetto, il 13% degli operatori malato

Le sigle sindacali: "In queste strutture si deve subito intervenire, inviando anche personale di Croce Rossa, Protezione Civile, Esercito”.

Case di riposo, vertice Ats-sindacati: 427 anziani deceduti tra Covid e sospetto, il 13% degli operatori malato
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Vertice questa mattina, 17 aprile, tra sindacati e Ats Insubria sulla situazione nelle Rsa e nelle Rsd in provincia.

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“Finalmente Ats Insubria ha risposto alle reiterate richieste di Cgil Cisl Uil. Ma ancora molto resta da fare, rapidamente e in maniera efficace, dato che il tempo, in questa situazione di grave emergenza Covid19, resta un elemento fondamentale ed è preoccupante la situazione sanitaria e sociale che si è determinata”.

Al termine dell’incontro relativo a Rsa e Rsd tra sindacato e Ats Insubria, svoltosi questa mattina in videoconferenza, è questa la valutazione complessiva da parte del Segretario Cgil Como, Matteo Mandressi, del Segretario generale Uil Lario, Salvatore Monteduro, del rappresentante della Reggenza Cisl dei Laghi, Francesco Diomaiuta, oltre ai responsabili delle categorie sindacali dei Pensionati, del Pubblico impiego e Sanità, e del Personale di mense, pulizie e appalti.

“L’incontro di questa mattina sulla drammatica situazione di Rsa e Rsd è stato sollecitato lungamente dai sindacati confederali territoriali – sottolineano i leader di Cgil Cisl Uil -. Prima con una lettera alla Prefettura e ad Ats Insubria (il 24 marzo), poi ponendo dieci domande ad Ats Insubria (il 4 aprile). Oggi finalmente si è svolto l’incontro con Ats Insubria, che ha portato ad una novità sostanziale: entro alcuni giorni saranno comunicati ai sindacati i dati ufficiali su decessi e contagi nelle case di cura”.

Tamponi eseguiti sul 12% di ospiti e sanitari delle strutture

Nel frattempo sono stati forniti alcuni indicatori della situazione in essere nelle RSA che fanno emergere la complessa e difficile condizione sanitaria e sociale:

- 2056 tamponi fatti ad operatori sanitari e ospiti delle strutture delle RSA e RSD presenti nel territorio di competenza dell'Ats Insubria (Como e Varese), su un totale di 10mila ospiti e 6.303 operatori sanitari (12,62% di tamponi/ospiti e operatori sanitari).

- Ci sono 237 operatori sanitari tampone positivo al covid 19, più altri 622 operatori sospetti covid 19 in quanto manifestano sintomi relativi al contagio, sono, quindi, complessivamente 859 operatori su 6.303 a casa (13,63% operatori assenti dal servizio per covid o sospetto covid).

- La capacità diagnostica di eseguire lo screening da tampone covid-19, che fino a pochi giorni fa era di 170 tamponi al giorno, oggi è stata portata a 500 al giorno.

- Sono 105 (tampone positivo) gli ospiti deceduti positivi al covid 19 e altri 322 per sospetto covid (sintomatologia), 427 in totale in tutte le RSA dell’ATS Insubria.

“Ci è stato garantito – dichiarano i vertici sindacali - che ci saranno comunicati dati ufficiali su decessi totali e decessi per Covid19 nelle Rsa e Rsd con cadenza settimanale. Abbiamo chiesto inoltre ad Ats Insubria (competente per Varese e Como) che tali dati vengano disaggregati per provincia”.

Il 13% del personale è a casa malato

“Abbiamo più volte richiamato l’attenzione di ATS Insubria sulla drammatica situazione degli operatori sanitari impegnati in RSA e RSD. Lavoratrici e lavoratori che assistono gli anziani spesso senza DPI adeguati a tutelare la salute loro e degli ospiti. È stato chiesto ad ATS di supportare le RSA nell'approvvigionamento dei DPI".

È preoccupante il 13,63% di personale con contagio Covid19 accertato e/o sospetto, assente dal lavoro che incide pesantemente sul carico di lavoro che grava sui colleghi rimasti nelle RSA/RSD, i quali devono sobbarcarsi turni di lavoro estremi e che mettono a dura prova la loro salute, quella degli ospiti e la tenuta del sistema delle residenze per anziani e disabili del nostro territorio.

“In queste strutture si deve subito intervenire, inviando anche personale di Croce Rossa, Protezione Civile, Esercito”.

Infine, CGIL-CISL-UIL ritengono fondamentale l’effettuazione dello screening dei tamponi COVID-19 a tutti gli Ospiti e Operatori delle strutture per ridurre il rischio della diffusione del contagio da Coronavirus.

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