l'appello

Fase 2, riapre la sede di Como dell'Unione Ciechi. Il presidente: "La città tenda una mano a chi non vede"

A maggior ragione oggi, che difficilmente i non vedenti avranno accanto un accompagnatore, marciapiedi e passaggi devono essere liberi e sicuri.

Fase 2, riapre la sede di Como dell'Unione Ciechi. Il presidente: "La città tenda una mano a chi non vede"
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Da lunedì 11 maggio la sezione provinciale di via Raschi, 6 dell'Unione Ciechi e Ipovedenti di Como riapre al pubblico su appuntamento,
dalle 10 alle 12.

Fase 2, riapre la sede di Como dell'Unione Ciechi

"Grazie alla pronta disponibilità del Sindaco e della Giunta di Como, unitamente alla Protezione Civile, dei tre club Lions cittadini, Como Plinio il Giovane, Como Lariano e Como Host, sono stati donati i DPI, i dispositivi di protezione personale – termometro a distanza, mascherine, gel disinfettante - che consentiranno la riapertura della sede in sicurezza, in attesa della fornitura complessiva dei dispositivi dalla sede di Roma, per il tramite della Protezione Civile Nazionale" ha spiegato il presidente Cludio La Corte.

"Nella quotidiana difficile battaglia contro il contagio da Coronavirus, l’entusiasmo e l’immediata collaborazione ricevuta dal Comune, dai Lions Club di Como e dalla disponibilità personale dell’On. Alessandra Locatelli, rivestono per la nostra associazione un valore umano altissimo di attenzione nei confronti dei nostri associati. A loro il nostro Grazie concreto e sincero" ha aggiunto La Corte.

L'appello alla città, alle istituzioni e alle società di trasporto pubblico

La sezione provinciale di Como dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti è presente sul territorio dal 1946 e conta 330 iscritti, rappresentandoli e tutelandone gli interessi morali e materiali.

Il presidente La Corte, con l'avvio della cosiddetta Fase 2, fa un appello a tutta la cittadinanza, per un aiuto concreto nei confronti dei non vedenti. "Faccio appello alla città di Como, al Suo buon cuore, perché non abbia paura a tendere una mano ai Ciechi, agli Ipovedenti e alle loro necessità: la norma lo consente" sottolinea.

Quindi aggiunge un ulteriore appello, da una parte al Comune "raccomandando di vigilare affinché i marciapiedi rimangano liberi, assicurandosi che i tanti che useranno le biciclette percorrano le corsie a loro riservate, conducendole a mano nelle zone pedonali"; dall'altra a Ferrovie Nord, ad ASF, funicolare e Navigazione Lago di Como "nella messa a punto delle loro strategie, raccomanda di tener conto delle esigenze di chi non vede che certamente non potrà, in autonomia, ottemperare ai limiti imposti; ci si riferisce in particolare alla segnaletica a terra preposta al distanziamento e all’obbligo di salire in vettura quando c’è il posto a sedere".

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