Muore dopo un'operazione a Trieste: Figino Serenza piange la piccola Arianna
Disposta l'autopsia sul corpo della piccola. La famiglia vuole sia fatta luce sull'accaduto.
Nel 2015 era riuscita a realizzare un bellissimo sogno: andare al Pianella ed entrare in campo, insieme alla sua mamma. Arianna Moscatelli, 13 anni, di Figino Serenza, affetta da una malattia rarissima, ha sempre combattuto, dentro e fuori dagli ospedali. Purtroppo il 2 ottobre è venuta a mancare dopo un'operazione a Trieste. Lì, ancora oggi, è bloccata tutta la sua famiglia: mamma, papà e le due sorelle maggiori che non si danno pace e chiedono spiegazioni su quanto accaduto.
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Figino Serenza in lutto: addio piccola Arianna
Martedì 29 settembre Arianna è entrata in sala operatoria, all'ospedale pediatrico Burlo Garofalo di Trieste, per un'operazione che avrebbe dovuto sistemare un problema di scoliosi. "L'intervento è durato 12 ore e 30, sapevamo che sarebbe stato lungo. Una volta terminata l'operazione i chirurghi ci hanno detto che era andato tutto benissimo. Successivamente non ha avuto bisogno dell'ossigeno, respirava autonomamente. Il giorno dopo, verso le 19, ha iniziato ad abbracciarmi e a fare tutte le attività che fa abitualmente. Sono stata con lei fino alle 2 di mattina, poi i medici mi hanno detto che era stabile e sono andata via", racconta la mamma.
Stabile, questa la parola che la famiglia della piccola si è sentita dire anche in una telefonata fatta alle 3 e poi alle 6 del mattino successivo. Intorno alle 9.30 la situazione è però inspiegabilmente precipitata. "Quando sono arrivata c'era un'emergenza in corso e ho subito pensato al peggio. I medici ci hanno spiegato che alle 8 aveva improvvisamente smesso di respirare. A quel punto è stata intubata ma l'esame dell'elettroencefalogramma era piatto". L'esame, come da prassi, è stato ripetuto più volte sempre con lo stesso, terribile, esito. "Sono stati gli stessi medici a decidere di estubare, non abbiamo potuto fare nulla", continua la mamma della 13enne.
Disposta l'autospia
Al momento non sembra esserci una spiegazione sull'improvviso arresto respiratorio che ha strappato Arianna ai suoi cari. Dall'ospedale pediatrico di Burlo Garofalo di Trieste la bimba è stata trasferita a quello di Cattinara, dove è stata disposta l'autospia che dovrà chiarire l'accaduto. Al momento la famiglia resta lì, ancora una volta vicino ad Arianna, aspettando di capire quando poter far rientro a Figino per i funerali.
"Sei la mia guerriera"
"Arianna è e sarà sempre un bimba eccezionale, una piccola guerriera. Nel cuore ci resterà un ricordo bellissimo di un bimba sempre contenta, felice e serena, pur nelle sue difficoltà. Era conosciuta da tutti, è e sarà amata. Per noi resterà sempre viva".
La famiglia tiene a ringraziare le tante persone che sono sempre rimaste al loro fianco: gli Eagles, i Pesi Massimi di Como, ma anche don Aurelio, sempre vicino e presente. E poi i tanti medici in particolare l'angelo custode di Arianna, il dottor Merazzi, che l'ha seguita giorno dopo giorno con amore e dedizione. Giovanna l'infermiera che non l'ha mai abbandonata. Il dottor Selicorni con tutta l'equipe della Pediatria Sant'Anna di Como, il dottor Spallino, il dottor Di Francesco e l'equipe Maxillo-facciale, con un ringraziamento particolare a Francesca. La dottoressa Polosa, il dottor Furlan con tutta l'equipe, il dottor Cheli, il dottor Valenzise. Tutta l'equipe di dermatologia. Poi il dottor Cheli di Bergamo e il dottor Carbone per l'ultimo intervento avvenuto con successo. Infine anche la Nostra Famiglia e il centro di riabilitazione Villa Barletta. Hanno combattuto tutti al fianco di Arianna, prendendo loro stessi forza da quella piccola guerriera che tanto ha insegnato a chi ha avuto la fortuna di conoscerla.
Arianna Sironi