L'appello di Coldiretti: "Evitiamo code ai supermercati. Agricoltura pronta a garantire rifornimenti"
L'appello del presidente dell'associazione Fortunato Trezzi: "Evitare le code ai negozi e ai supermercati, privilegiare il Made in Italy"

Con il nuovo di DPCM, in vigore da venerdì 6 novembre, la nostra Regione assisterà a un ulteriore irrigidimento delle misure anti-covid. Coldiretti Como Lecco, però, rassicura i consumatori e i lavoratori delle due province. Come già avvenuto nel corso della prima ondata, infatti, "le imprese agricole continueranno in ogni caso a lavorare e sono pronte a garantire i rifornimenti alimentari a tutti i canali di distributivi, nonostante il grave impatto economico che la seconda ondata sta già avendo sull’intera filiera colpita, ad esempio, dalle limitazioni ai locali di ristorazione".
L'appello di Coldiretti: evitiamo le code ai supermercati
L'associazione lancia dunque un appello a evitare le code di accesso a negozi e supermercati, come già sta nuovamente accadendo in molte zone d’Italia: lo conferma un monitoraggio della stessa Coldiretti a fronte dell'aumento dei casi positivi al virus. In particolare, è emerso che i prodotti maggiormente richiesti sono quelli di base per la dieta alimentare, come frutta e verdura, pasta, riso, uova, farina, zucchero, salumi, formaggi e vino.
A riguardo è intervenuto il presidente della Coldiretti interprovinciale, Fortunato Trezzi: "L’approvvigionamento alimentare è assicurato. Occorre evitare inutili file, che favoriscono gli assembramenti ed aumentano il rischio della diffusione del contagio, oltre a mettere inutilmente sotto stress il sistema dei rifornimenti e i lavoratori coinvolti".
"I rifornimenti alimentari - precisa Trezzi - sono garantiti nei mercati e nei supermercati. Una corsa agli acquisti non è giustificata, a fronte del lavoro su tutto il territorio nazionale di 740mila aziende agricole e stalle, 70mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione, con 230mila punti vendita tra negozi, supermercati e mercati di Campagna Amica. E sono oltre tre milioni gli italiani che continuano a lavorare nella filiera alimentare, dalle campagne alle industrie fino ai trasporti, ai negozi e ai supermercati, per garantire continuità alle forniture di cibo e bevande alla popolazione".
Data l'attuale situazione di emergenza, l’invito ai consumatori e alla distribuzione commerciale è di privilegiare sugli scaffali prodotti Made in Italy, duramente colpiti dalla sospensione delle attività di ristorazione. Si pensi soltanto che, se per un mese fosse stato applicato lo scorso DPCM, che prevedeva la chiusura anticipata dei locali alle 18, ci sarebbero state conseguenze a cascata sull’agroalimentare nazionale, con una perdita di fatturato di oltre un miliardo per le mancate vendite di cibo e bevande (qui la stima di Coldiretti).
Coldiretti Como Lecco sempre al fianco dei cittadini
"A spingere gli acquisti - riflette Trezzi - è sicuramente il clima di incertezza riguardo la diffusione del contagio, che preme a fare provviste più abbondanti, ma anche la tendenza a consumare cibi ricchi di fibre e vitamine che aiutano il corpo umano a rafforzare le difese immunitarie, come consigliato da molti medici e ricercatori".
"Dal primo giorno dell’emergenza - sottolinea il presidente di Coldiretti Como Lecco - non ci siamo mai fermati e siamo rimasti il più possibile vicino ai cittadini. Aggiungo che, nei Mercati Campagna Amica, al primo posto c’è la sicurezza: si può fare la spesa nel pieno rispetto dei protocolli anti contagio, con obbligo per tutti, consumatori e operatori, di dotarsi dei dispositivi di protezione".
Spesa, privilegiare i prodotti del territorio
In questo momento di confusione e generale sconforto, acquistare prodotti a chilometri zero è certamente un segnale di attenzione al proprio territorio, all’ambiente e al paesaggio che ci circonda, oltre che un sostegno fondamentale all’economia e all’occupazione locale. Esattamente come accade negli AgriMercati nelle due province di Como e Lecco.
"Siamo di fronte a uno scenario totalmente nuovo, – conclude Trezzi – mentre l’evolversi della situazione sta mettendo a dura prova la resilienza delle imprese con situazioni molto diversificate, che nella guerra al virus vanno dall’adozione di nuove misure di sicurezza alla difesa dei posti di lavoro e delle attività: ognuno di noi, però, può fare la sua parte scegliendo il #MangiaItaliano".
Martina Sangalli