Le testimonianze

I proprietari della pizzeria Marechiaro: "Abbiamo aperto a febbraio 2020, ora rischiamo di chiudere"

"Abbiamo aperto il 14 febbraio 2020. Fino ad adesso abbiamo cercato di tenere duro".

I proprietari della pizzeria Marechiaro: "Abbiamo aperto a febbraio 2020, ora rischiamo di chiudere"
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Allo stremo. Sono tante le attività, piegate dalle continue chiusure, che oggi, martedì 30 marzo 2021, hanno deciso di scendere in piazza a Como, supportate da Confesercenti, per far sentire la propria voce. Tra loro anche i proprietari della pizzeria Marechiaro, di Cantù.

La pizzeria Marechiaro: "O ci fanno aprire, oppure chiudiamo"

"Abbiamo aperto il 14 febbraio 2020. Fino ad adesso abbiamo cercato di tenere duro, io mio marito e la mia famiglia. Col nuovo Decreto sostegni ci daranno 2mila euro, il minimo, perché noi non possiamo confrontare il fatturato 2020-19. O ci fanno aprire, oppure sono obbligata a chiudere. Ho fatto un mutuo per aprire e devo pagare ogni mese l'affitto, fino a dicembre siamo riusciti a pagarlo, ora non riusciamo più".

"Settimana prossima non ho più soldi per mangiare"

Complicata anche la situazione della categoria parrucchieri ed estetisti. "In un anno ho preso 1.200 euro dallo Stato. Sono rimasta aperta perché i miei dipendenti mi hanno aiutata, nonostante le loro casse integrazione non siano ancora arrivate. Io settimana prossima non ho più soldi per mangiare".

"Abbiamo raschiato il fondo del barile"

Non se la passano meglio nemmeno i dipendenti dei settori più colpiti.

"La mia bambina è nata nell'anno della pandemia, abbiamo raschiato il fondo del barile, fortunatamente abbiamo avuto l'onore di lavorare un mese e siamo riusciti a portare a casa uno stipendio che ci permette di pagare due mesi di affitto. La cassa integrazione arriva, ma è irrisoria. Siamo in queste condizioni da un anno. Ringraziamo il cielo di avere la mia maternità, altrimenti non so dove saremmo...".

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