La marea di detriti nel lago, il battello spazzino non ce la fa. La Prefettura: "In arrivo altri tre mezzi"
La pulizia sarà effettuata dalla Provincia con Comune di Como, Autorità di Bacino e Vigili del Fuoco.
Le immagini della marea di detriti nel primo bacino del lago di Como hanno fatto il giro del mondo, dopo quelle della devastazione nei Comuni del lago portata dal maltempo di inizio settimana. Fango, pietre, tronchi e detriti di ogni tipo portati a lago dalle rogge e dai torrenti in piena dei giorni scorsi hanno però bloccato la navigazione di fronte alla città che urge essere ripristinata.
La marea di detriti nel lago, il battello spazzino non ce la fa
Il Prefetto Andrea Polichetti ha più volte convocato il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS), per un costante e generale punto di situazione con il contributo dei Responsabili provinciali delle Forze dell’Ordine, dei Comandanti della Polizia Stradale e dei Vigili del Fuoco, dei Sindaci dei Comuni maggiormente interessati, dei rappresentanti del 118, della Asst Lariana, della Navigazione Lago di Como, dell’Anas e della società Autostrade per l’Italia.
"In detto contesto, sono state condivise le iniziative urgenti per l’avvio delle operazioni di rimozione dei detriti e le ulteriori attività di ripristino da parte dei Vigili del Fuoco, in collaborazione con il volontariato organizzato di protezione civile e le ditte incaricate dai gestori delle infrastrutture stradali e dagli enti locali, indirizzando prioritariamente gli sforzi alla messa in sicurezza per la riapertura al traffico veicolare delle strade interrotte - spiega una nota della Prefettura - e, in particolare, della SP 583 “Lariana” (interdetta nel territorio comunale di Blevio) e della SS 340 “Regina” (interdetta all’altezza delle chilometriche 18+600, 19+500 e 21+500, con limitato transito consentito solo ai mezzi di soccorso o per ragioni d’urgenza previamente autorizzate)".
L'emergenza però non è finita. "Allo stato, però, un’ ulteriore attuale criticità è costituita dal notevole accumulo di detriti portati a lago dalle rogge e dai torrenti in piena e riversati nel primo bacino (ivi compresi rami, tronchi e alberature di grandi dimensioni) - spiegano dalla Prefettura - Tale massa consistente di detriti, otre a deturpare l’immagine del lago, ha provocato la rottura delle eliche di vari natanti in uso all’Esercizio Navigazione, impedendo la partenza delle navi dal cantiere di Tavernola e l’utilizzo di mezzi più rapidi e capienti e obbligando gli stessi a viaggiare a lento moto, con conseguente accumulo di ritardi".
"Al riguardo, al fine di ripristinare, anche parzialmente, le condizioni di navigabilità in sicurezza nel bacino di Como, in sede di CCS, si è stabilito di implementare con la massima urgenza le attività di ripulitura del Lago, avvalendosi, in aggiunta ai battelli-spazzino già messi a disposizione dal Comune di Como, di ulteriori n. 3 mezzi d’opera - spiegano da via Volta - Peraltro, il rapido recupero dell’agibilità delle acque del lago potrà restituire allo stesso la tradizionale vocazione turistica, che si afferma, in particolare, nel corrente periodo estivo".
L'attività – assai impegnativa e non realizzabile con la necessaria tempestività ed efficacia se non con il concorso di più componenti, anche
a causa dell’eterogeneità del materiale, in parte galleggiante e in parte sommerso - sarà curata dalla Provincia, in quanto titolare della relativa funzione, in collaborazione con il Comune di Como nonché con il supporto operativo dell’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori e la supervisione tecnica del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.