Alluvione lago di Como: Butti accusa il Governo, Erba la Regione e intanto dei fondi promessi neppure l'ombra
I sindaci, le famiglie, gli imprenditori nel frattempo aspettano.
Alluvione lago di Como: Butti accusa il Governo, Erba la Regione e intanto dei fondi promessi neppure l'ombra.
Alluvione lago di Como: Butti accusa il Governo, Erba la Regione e intanto dei fondi promessi neppure l'ombra
I giorni tra il 25 e il 27 luglio scorsi furono devastanti per la provincia di Como e in particolare per alcuni Comuni del lago: Blevio, Cernobbio, Brienno, Laglio ma anche Schignano furono devastati dalla furia dell'acqua e del fango. Diverse le persone sfollate e le strade da riparare. Anas stimò per risistemare le arterie principali coinvolte 950mila euro. Sia il Governo che la Regione mise poi a bilancio fondi per riparare ai danni ma per il momento di quei soldi i Comuni non hanno visto neppure l'ombra. E ovviamente è subito iniziato il rimpallo della patata bollente.
"Avevo reiteratamente chiesto al governo “dei migliori” 10 milioni di euro solo per la provincia di Como. Con clamoroso ritardo ne stanziarono 3 e per le province di Como, Sondrio e Varese. ELEMOSINA. Sfilata di politici regionali e nazionali sui luoghi del disastro. Addirittura la capogruppo del PD alla Camera Serracchiani, prendendosela comoda, arrivò sul Lario, per uno stucchevole show, a settembre, promettendo milioni di euro! NIENTE! Non è arrivato NIENTE! - accusa il deputato di Fratelli d'Italia Alessio Butti - Ci sono famiglie ancora senza casa, imprenditori senza aiuti, comuni dimenticati. La montagna resta lì, pericolosa come sempre. Il genio militare è rimasto in caserma. Ricordo il terremoto (terremoto con vittime!!!) dell’Abruzzo nell’aprile 2009. Il 15 settembre dello stesso anno a Onna arrivavano le prime case per quella povera gente. Al governo c’era il centrodestra, non i MIGLIORI".
Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, attacca invece Regione Lombardia: “Dall'agosto scorso abbiamo sollecitato molte volte gli interventi per aiutare e sostenere i paesi maggiormente colpiti dal dissesto idrogeologico e dalle bombe d'acqua della scorsa estate. Abbiamo già visto come la mancanza di interventi immediati abbia portato subito a nuove frane e nuovi smottamenti - spiega - Non è più accettabile questa lunga attesa per diversi motivi: prima di tutto per salvaguardare l'incolumità delle popolazioni residenti e poi perché l'assenza di interventi di ripristino genera ricadute negative anche sul turismo, già duramente provato da una lunga crisi dovuta alla pandemia”.
“Regione Lombardia ha approvato una serie di atti a mia prima firma in cui veniva richiesto l'anticipo delle risorse economiche necessarie alla ricostruzione. Ma tutto è rimasto fermo alle parole - continua - Sappiamo che i cambiamenti climatici, uniti all'incuria delle zone montane, potrebbero mettere a serio rischio la sicurezza di questi territori. Per il futuro abbiamo il dovere di stimolare la creazione di strumenti che permettano di fare prevenzione prendendosi cura dei nostri monti e prevedendo - in caso di ulteriori dissesti – l'anticipo delle spese agli operatori turistici e ai cittadini che hanno subìto dei danni”.