Assolto con formula piena in quanto totalmente incapace di intendere e di volere. È questa la sentenza pronunciata oggi, mercoledì 3 luglio 2024, dal Tribunale militare di Verona nei confronti di Antonio Milia per l'omicidio di Doriano Furceri.
L'ex carabiniere aveva freddato il suo comandante all'interno della stazione dei Carabinieri di Asso nella tarda serata del 27 ottobre 2022. Al tragico fatto era seguito l’asserragliamento di Milia all’interno della stazione. A intervenire erano state le forze speciali del Gis (Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri) giunte dalla Toscana per convincere il militare a uscire per poter cercare di soccorrere in sicurezza il comandante.
La sentenza: ora accertamenti sugli operatori sanitari
Il Tribunale ha rigettato le richieste risarcitorie delle parti civili e ha trasmesso alla procura il fascicolo per gli accertamenti sugli operatori sanitari (3 della Commissione ospedaliera e uno della psichiatria) che avevano fatto rientrare Milia al lavoro dopo un periodo di ricovero all’Ospedale Sant’Anna di Como e la successiva convalescenza. Ottenuta l'idoneità dalla Commissione medico ospedaliera, il carabiniere era infatti potuto tornare in servizio.
Antonio Milia dovrà comunque stare in una comunità di cura per 5 anni.
Esprime soddisfazione per la sentenza di oggi l'avvocato difensore dell'ex carabiniere, Roberto Melchiorre: "Siamo soddisfatti dell'esito di questo procedimento: è dal 28 ottobre 2022 (giorno dopo l'omicidio, ndr) che affermiamo che tale questione complessa andasse approfondita, l'omicidio era da ricondurre non solo a chi aveva premuto il grilletto ma andava appunto approfondita la questione. Bisogna accertare le responsabilità per evitare che tragedie simili si verifichino nuovamente".