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Le minacce in aula all'ex fidanzata che aveva tentato di uccidere

Said Cherrah, il 26enne marocchino che lo scorso dicembre aveva accoltellato la sua ex, ha dato in escandescenze in tribunale.

Le minacce in aula all'ex fidanzata che aveva tentato di uccidere
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Una prima frase in arabo, che è stata tradotta con "Mi dispiace che non sei morta"

Non contiene la sua violenza l'uomo accusato di aver sfregiato con l'acido l'ex ragazza

Said Cherrah, 26 anni originario del Marocco, ha dato prova della sua violenza in aula giovedì, 9 gennaio, in tribunale a Como dove si stava tenendo il processo in cui era accusato di aver gettato dell'acido contro l'ex fidanzata nel novembre del 2023, dopo essersi reso protagonista anche di diversi episodi di stalking. Gravi fatti che aveva compiuto nonostante avesse sulle spalle un’ordinanza restrittiva che gli vietava ogni avvicinamento alla ex, a causa di un ancora precedente episodio in cui aveva aggredito la giovane. In quell'occasione Cherrah era stato portato in carcere e la sua pena era stata poi convertita agli arresti domiciliari.
Ora, in aula a Como, l'uomo ha minacciato la ragazza erbese. Una prima frase in arabo, che è stata tradotta con "Mi dispiace che non sei morta". E poi ancora "Tra tre anni sarai morta", facendo riferimento alla convinzione di poter presto uscire dal carcere e portare a termine quello che non era riuscito a fare il 9 dicembre scorso, quando a Giussano nel parcheggio di un centro commerciale aveva dapprima tentato di strangolarla e poi l’aveva colpita con un coltello.

Trasportato a forza fuori dall'aula

Alle minacce verbali, Cherrah ha fatto seguire anche un tentativo di aggressione fisica verso l'ex fidanzata e il suo avvocato, Daniela Danieli, proprio alla richiesta di quest'ultima di condannarlo a 12 anni di reclusione. Mentre era in corso il trasferimento fuori dall'aula a seguito delle minacce, infatti, il 26enne ha cercato di raggiungere le due donne: è stato bloccato e allontanato da tre agenti di Polizia penitenziaria.

Per lui una condanna in primo grado a 11 anni di carcere

Per il marocchino è arrivata una condanna in primo grado a 11 anni di carcere per aver gettato sul viso dell'ex fidanzata dell'acido. Quanto successo giovedì, messo a verbale dai giudici, verrà probabilmente tenuto conto in un eventuale processo d’appello.
Nel frattempo Cherrah dovrà anche rispondere presso il Tribunale di Monza del tentativo di omicidio messo in atto a Giussano il mese scorso.

Per la ragazza pesanti conseguenze psicologiche

La giovane erbese si è presentata in aula sulla sedia a rotelle, a causa dei postumi dell’accoltellamento dello scorso 9 dicembre, ed è psicologicamente molto provata. Le minacce e il tentativo di aggressione l'hanno sconfortata, anche se dopo il tentato omicidio perpetrato ai suoi danni dall'uomo che amava  è riuscita a prendere coscienza  di quanto sia violento il 26enne. Si è affidata infatti alle cure di un centro antiviolenza per un sostegno concreto e la possibilità di intraprendere un percorso che la possa ridare serenità.

 

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