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"Stop" alla raccolta di indumenti: i cucciaghesi hanno già fatto "sold-out"

"È andata molto bene e siamo contente, sinceramente non ci aspettavamo un così grande contributo", hanno detto le organizzatrici

"Stop" alla raccolta di indumenti: i cucciaghesi hanno già fatto "sold-out"
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Grandissima prova di generosità da parte dei cittadini cucciaghesi. La raccolta di indumenti organizzata dalla squadriglia «Puffin» dei Giovani Scout di Cantù è andata talmente bene da dover cancellare la raccolta prevista per ieri, 17 gennaio.

"Stop" alla raccolta di indumenti: il racconto degli Scout

Sara Bergna e Sofia Ballabio, due delle organizzatrici, hanno fatto il loro bilancio: «È andata molto bene e siamo contente di ciò, sinceramente non ci aspettavamo così tanto contributo. Abbiamo persino dovuto annullare la raccolta del 17 gennaio per via di tutti i vestiti che abbiamo ricevuto». L’idea di organizzare la raccolta è venuta così: «Durante le vacanze invernali stavamo cercando qualcosa per ampliare la nostra impresa di squadriglia sul tema della sartoria, quando ci è venuta questa idea. Subito abbiamo chiesto il consenso ai capi e ci siamo messe d’accordo per le date e l’orario, così che potevamo esserci tutte».

"Verranno donati alla Caritas"

Il complesso lavoro di organizzazione comprendeva anche una serie di contatti con le associazioni del territorio, in primis Caritas e oratorio per vedere disponibilità e chiedere collaborazione: «L'11 gennaio all’oratorio di Cucciago dalle 16 alle 18 sono arrivati i tantissimi sacchi di indumenti. Ringraziamo molto ancora tutti quanti per l’aiuto che ci avete dato». Bergna e Ballabio proseguono: «Tutti gli indumenti raccolti saranno smistati da noi e poi donati  alla Caritas che si occuperà della distribuzione ai senzatetto». Questa era la loro prima esperienza nell’ambito della raccolta di indumenti: «A Cucciago è stata la prima raccolta. Per ora in programma non ci sono altre raccolte. Di solito è il clan, cioè i più grandi, che fanno servizi alla comunità come questi».

La divisione dei compiti è chiara: «Noi di reparto invece facciamo, divisi in squadriglie, delle imprese, cioè degli impegni che la nostra squadriglia si prende per un anno con un obiettivo concreto che si realizza in circa due o tre mesi e che permette la partecipazione di tutti i membri della squadriglia. Noi "Puffin" quest’anno abbiamo deciso di lavorare sul tema della sartoria». La soddisfazione per la buona riuscita dell’evento emerge con forza: «Il progetto a Cucciago è stato difficile da organizzare ma, come sempre, molto divertente e appagante da realizzare».

"Essere scout ci rende felici"

Le ragioni per cui Bergna e Ballabio si sono così impegnate in questa iniziativa si collegano strettamente ai motivi per cui hanno deciso di entrare negli scout.
La loro appartenenza a questo gruppo è motivo di orgoglio: «La comunità in cui iniziamo il nostro cammino e come ci insegna a vivere in una società complessa sin da giovani, dove, un passo alla volta, lo scoutismo ci insegna a gestire i pesi di essa per cercare di migliorare la  nostra società e incoraggiare la gente a fare lo stesso».
E, tra i molti motivi per cui essere scout è piacevole, uno spicca su tutti: «Essere scout ci rende tanto felici». In conclusione, è stata una raccolta di grande successo grazie all’impegno della Squadriglia e alla generosità dei cittadini.

Tommaso Minotti

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