progetto di ripristino

Strada di Scarenna, il plauso degli ambientalisti: "Si farà ciò che ci dicevano essere impossibile"

L'associazione Testa di Rapa, il Gruppo Naturalistico della Brianza e Legambiente Primalpe soddisfatti del progetto di ripristino.

Strada di Scarenna, il plauso degli ambientalisti: "Si farà ciò che ci dicevano essere impossibile"
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L'associazione Testa di Rapa, il Gruppo Naturalistico della Brianza e Legambiente Primalpe soddisfatti del progetto che ripristinerà la strada di Scarenna tra Asso e Caslino: in particolare dell'idea di recuperare tutto il vecchio tracciato, senza andare ad asfaltare il percorso lungo il Lambro.

"Importantissimo risultato"

I tre sodalizi rimarcano come si tratti di "un risultato che solo tre anni fa non era nemmeno considerato: ora si farà proprio ciò che la Comunità Montana (insieme a qualche comune) dichiarava impossibile. E’ un importantissimo risultato ottenuto grazie all’impegno delle associazioni ambientaliste, sostenuto da più di mille cittadini che hanno firmato una petizione per la tutela delle ultime aree agricole pianeggianti: a loro vanno i nostri ringraziamenti. Abbiamo informato i cittadini mettendo in discussione una decisione per la quale la Comunità Montana sembrava irremovibile".

Ripercorrendo le tappe principali, le associazioni ricordano di aver lavorato per sostenere e spronare le amministrazioni sensibili alla richiesta di tutela dell’area, come l’amministrazione di Caslino d’Erba prima e di Asso poi, per avere dalla Comunità Montana un tracciato alternativo all’occupazione dei prati e del sentiero lungo il Lambro. Un primo passo istituzionale si è avuto con lo studio geologico del 2022 commissionato dall’amministrazione di Asso: con esso è stato valutato un recupero parziale della vecchia strada, con un limitato bypass sui prati, "dimostrando che la prima proposta della Comunità Montana non era l’unica soluzione". Lo studio è stato poi condiviso dall’amministrazione di Caslino d’Erba e la scelta non è cambiata dopo le elezioni con la nuova amministrazione.

"Con sorpresa lo studio del 2025 appena approvato prevede il recupero completo del vecchio tracciato - sottolineano ancora - Che la decisione finale non fosse scontata lo dimostra il fatto che sia stato necessario l’intervento della politica regionale, che quando sa ascoltare le motivazioni (e gli studi) e non sceglie per appartenenze politiche, può trovare buoni compromessi. Così anche la Comunità Montana e il Comune di Canzo hanno ragionevolmente accettato di recuperare il tracciato esistente: l'aver evitato un nuovo ed inutile consumo di suolo per una strada nei prati è di per sé un ottimo risultato con (purtroppo) pochi precedenti".

Le considerazioni su Monte San Primo e supermercato di Castelmarte

Le tre associazioni richiamano anche il progetto di riqualificazione che riguarda il Monte San Primo. Partendo dall'auspicio che "per tutti i progetti si considerassero gli studi e i dati scientifici come fondamento delle scelte, un metodo che per esempio servirebbe per l’intervento sul monte San Primo con l’innevamento artificiale di una pista da sci a bassa quota; si potrebbe facilmente evitare in questo caso uno spreco di soldi con danno all’ambiente".

Non solo, perché secondo gli ambientalisti anche il nuovo supermercato in costruzione a Castelmarte sarebbe l'ennesima prova di cementificazione di aree verdi. "Naturalmente per la tutela delle aree agricole di Scarenna servono altri passi, perché l’assalto al territorio non si ferma, lo dimostra la costruzione di un ennesimo supermercato che occupa anche un prato vicino al Lambro, a Castelmarte lungo la strada provinciale, E’ esperienza comune che le strade possano costituire una pericolosa promozione ed incentivo a future urbanizzazioni ed edificabilità dei terreni agricoli, vanificandone l'alto valore ecologico ed ambientale a scapito delle generazioni future".

Da qui le conclusioni di Silvia Bellù (presidente associazione Testa di Rapa), Roberto Cerati (presidente Gruppo Naturalistico della Brianza) e Marzio Marzorati (presidente Legambiente Primalpe): "Proporremo quindi ai comuni di Asso, Canzo e Caslino d’Erba di azzonare nei loro PGT tali aree come “a vocazione agricola”, secondo quanto previsto dall’art 15 del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Per cogliere l'occasione per promuovere una fruizione più lenta e rispettosa dell'area, ora che sul sentiero non passeranno auto, crediamo anche che sia necessaria la realizzazione di un percorso ciclopedonale lungo il Lambro in appoggio alle stazioni di Trenord".

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