Centoquarantacinque anni ininterrotti di musica con la banda di Appiano Gentile.
Centoquarantacinque anni con la banda
Hanno accompagnato i momenti belli e i momenti brutti, con le sette note a fare da colonna sonora ai cambiamenti sociali. Nelle occasioni pubbliche loro, i musicanti, c’erano. C’erano le loro divise e c’era il loro impegno. E, ancora oggi, sono una presenza amata e apprezzata. Tutto merito, a voler ben vedere, della lungimiranza di quattro uomini. Abramo Tettamanzi, Domenico Parenti, Giuseppe Girola e Ferdinando Santagostino, il 10 dicembre 1880, infatti, diedero vita al Corpo Musicale Appianese. Una realtà che ha saputo, grazie alla guida dei presidenti che si sono succeduti e dei vari Consigli direttivi, resistere al tempo. La banda, infatti, è fiorita e rifiorita di volta in volta, al netto delle normali difficoltà che si possono incontrare lungo il cammino. Attualmente, conta una quarantina di elementi guidati da Daniela Tettamanzi. Accanto a lei troviamo il vicepresidente Luca Fiori, il segretario Miriam Arrigoni, il tesoriere Laura Ramponi e i consiglieri Cinzia Pozzobon, Fabio Cappelletti, Emilia Villa, Alessia Cattaneo, Marta Fiori, Martina Cosentino e Piero Corti.
Una grande famiglia
“La banda è una seconda famiglia – racconta la presidente, flautista – Abramo era il mio bisnonno e ho un legame speciale con l’associazione. Se siamo arrivati fin qui lo dobbiamo, sicuramente, ai fondatori, ma anche a chi a loro ha fatto seguito, investendo tempo ed energie. Ammetto che sento molto la responsabilità ma è anche un grande onore”. Molto è cambiato da fine 800 e la banda si è trasformata, cambiando pelle. “Fondamentale è stata ed è il rapporto con le altre associazioni presenti sul territorio: collaboriamo con Pro loco, “Cam”, “Avis” e molti altri sodalizi”. L’ultima, in ordine di tempo, la mostra dedicata al Corpo Musicale Appianese realizzata dal gruppo fotografico “Autoscatto”. “Oltre alla banda vera e propria abbiamo poi la scuola allievi e la banda junior, composta da una quindicina di elementi. A questi, però, è necessario aggiungere tutti quei musicanti che ancora non ne fanno parte ma hanno avviato il loro percorso per imparare a suonare uno strumento”. C’è la propedeutica musicale dai 3 ai 7 anni, poi le lezioni di teoria e di solfeggio. “Negli ultimi anni abbiamo anche dato spazio ai giovani: ad esempio ci sono due ragazze che hanno scelto la musica come loro professione e si occuperanno proprio dell’insegnamento – prosegue Tettamanzi – Importante interfacciarsi con le scuole per farci conoscere dalle nuove generazioni”. Tante le iniziative collaterali ai concerti più canonici, come la giornata di studio organizzata a Sorico la scorsa primavera. Senza contare i progetti futuri, come il raduno delle minibande previsto a ottobre. Insomma, il Corpo musicale c’è ed è qui per restare.
Giornata insieme
Per festeggiare l’importante anniversario di fondazione del Corpo Musicale Appianese, il Consiglio direttivo ha deciso di organizzare una giornata speciale. Oggi, domenica 14 settembre, si inizierà alle 14.30 con una sfilata fino in piazza Libertà. “Saremo quattro bande e ciascuna di noi partirà da una via diversa – racconta la presidente Daniela Tettamanzi – Convergeremo nel parco di Villa Rosnati”. Saranno presenti il Corpo Musicale Venianese, il Corpo Musicale “Tre Pievi” di Sorico e il Corpo Musicale “Alessandro Volta” di Capiago Intimiano. Ciascun gruppo musicale avrà a disposizione un quarto d’ora per esibirsi. “Doneremo a ciascuna associazione un buono da spendere in un negozio di strumenti musicale: ci è sembrato un gesto utile, reso possibile da un contributo del Comune. Infine, esibizione insieme ed esecuzione dell’Inno di Mameli”.