Villa Santa Maria: “Dai sopralluoghi effettuati nessuna criticità”. E’ la risposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso all’interrogazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Chiara Valcepina in merito alla situazione dell’Istituto Villa Santa Maria di Tavernerio specializzato nel trattamento di patologie neuropsichiatriche e disturbi comportamentali.
“Effettuati sopralluoghi senza preavviso: nessuna criticità è emersa”
L’interrogazione prende le mosse dalle denunce presentate da alcune famiglie, tra cui quella di un ragazzo autistico di 12 anni che avrebbe subito violenze e lesioni durante la permanenza nella struttura, con referti medici e documentazione fotografica. Questa la replica dell’assessore al Welfare Bertolaso, che ha fatto sapere di avere effettuato alcuni sopralluoghi.
“Abbiamo ovviamente dato mandato all’ATS Insubria, che è la struttura competente per questo genere di attività, di provvedere e l’avevamo già fatto all’inizio di quest’anno con una prima visita a riscontro di quelle che sono le gravissime segnalazioni che lei ha ricordato. Il primo sopralluogo è stato effettuato nel mese di marzo di quest’anno e da quello che era emerso non risultavano situazioni di particolare criticità. Abbiamo disposto un ulteriore sopralluogo proprio di iniziativa dell’assessorato il 17 di luglio, che l’ATS ha espletato con la commissione di vigilanza competente di questo genere di attività, proprio per anche verificare gli spazi reggenti, lo standard assistenziale, i requisiti di appropriatezza, anche tramite interviste, l’analisi e la visione di quelli che sono i fascicoli socio-sanitari assistenziali. La commissione di vigilanza dell’ATS ha riferito che dalla visita degli spazi di degenza, assistendo al momento del pranzo, gli ospiti appaiono curati nell’aspetto, puliti nei limiti determinati dal quadro diagnostico di fondo, che sono integrati fra di loro. Coloro i quali si trovano allettati, non evidenziano aspetti riconducibili ad acuto malessere, garantito loro comfort e tranquillità. Nel momento del pasto si deve la presenza contemporanea di operatori di diversa qualifica professionale dedicati all’assistenza degli ospiti e alla facilitazione delle dinamiche di gruppo. Sono state visionate le schede individuali della persona con disabilità, il fascicolo socio-assistenziale e sanitario, e anche da questo punto di vista la documentazione che è stata visionata risulta conforme a quanto richiesto dalla delibera del 2014 che dà le indicazioni di questo genere e che ho comunque disposto che venga aggiornata con quelle che sono le situazioni attuali. Insomma, per quello che riguarda le attività che sono state portate avanti non risultano situazioni particolarmente critiche. Ho anche chiesto di sapere se la commissione di vigilanza aveva preannunciato la visita, perché lei sa meglio di me che in certi casi bisogna arrivare insalutati ospiti proprio per andare a verificare all’improvviso. Mi è stato garantito che, soprattutto nel corso della seconda ispezione, non era stata data notizia del sopralluogo che veniva portata avanti dalla commissione di vigilanza”.