L'iniziativa

A Como genitori e figli costruiscono insieme "La città che vorrei"

Due i capisaldi: da un lato il riuso dei materiali nelle attività educative, con finalità artistiche, logiche e di progettazione spaziale, dall’altro l’osservazione, la verbalizzazione e la documentazione a cura delle insegnanti

A Como genitori e figli costruiscono insieme "La città che vorrei"
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Sabato 10 giugno 2023 a Como, in piazza Martinelli genitori e figli hanno dato vita a "La città che vorrei", l'iniziativa curata e proposta dalla scuola dell'Infanzia "Gianni Rodari" di via Zezio che proponeva alle famiglie di costruire la propria città ideale utilizzando materiale di recupero.

A Como genitori e figli costruiscono insieme "La città che vorrei"

Pannelli di plexiglass che costruiscono strade sopraelevate, sorrette da grandi sfere che racchiudono al proprio interno le fabbriche e depurano l’aria prima di immetterla nell’ambiente circostante. Blocchi di legno e coni di plastica che formano case e palazzi, ben distanziati da piastrelle e ritagli di stoffa che creano spazi aperti per andare in bicicletta, giocare, riunirsi. Tutto attorno tubi di gomma in cui passano i veicoli, lontano dalle aree in cui si abita e si vive.

Piccoli progetti che comunicano il desiderio di spazi più aperti, funzionali e a misura di bambino: sono gli scenari a cui hanno dato vita i cittadini comaschi, un centinaio di famiglie con bambini e genitori, chiamati a raccolta sabato 10 giugno in piazza Martinelli per immaginare e realizzare la propria idea di città ideale, utilizzando materiali di recupero e avanzi industriali.

Giunto alla sua terza edizione (le due precedenti si erano svolte prima della pandemia), l’evento è condotto in accordo con la metodologia appresa dalle insegnanti della scuola di via Zezio durante la formazione specifica di REMIDA Milano presso il MUBA - Museo dei Bambini.

Due i capisaldi: da un lato il riuso dei materiali nelle attività educative, con finalità artistiche, logiche e di progettazione spaziale, dall’altro l’osservazione, la verbalizzazione e la documentazione a cura delle insegnanti.

Divisi in tre postazioni diverse, con a disposizione componenti di legno, plastica, metallo, ceramica e stoffa, i bambini hanno realizzato ciascuno il proprio piccolo, personalissimo plastico. Hanno poi raccontato e spiegato cosa avevano rappresentato, mentre i genitori disegnavano il progetto a carboncino. Tutte le “città che vorrei” sono state affisse all’esterno della cancellata, per renderle
pubbliche e fruibili da tutta la cittadinanza.

Entusiasti i rimandi di chi ha partecipato all’esperienza, che ha richiesto il coinvolgimento tanto dei piccoli quanto dei grandi ed ha riempito di nuovo significato piazza Martinelli, evidenziandone le grandi potenzialità. Tanti genitori hanno espresso l’esigenza di nuovi spazi e nuove modalità per favorire la socialità tra le famiglie e di proposte ludico-educative al di fuori dei contesti scolastici.

Anche Nicoletta Roperto, vicesindaco, ed Enrico Colombo, assessore alla Cultura e al Turismo, che sono intervenuti in due momenti diversi, hanno speso parole di apprezzamento per l’iniziativa, che si è svolta con il benestare del Comune di Como.

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