“Era il mio tutto: io avevo lui e lui aveva me”. Un vuoto, una mancanza impossibile da colmare. E ancora: un ricordo da coltivare giorno dopo giorno. Da costruire ogni mattina seguendo le orme lasciate da un uomo generoso, amato e apprezzato. Sergio Andreetta, residente ad Appiano Gentile, si è spento a 72 anni, lasciando sola la moglie Loredana, la sorella Mariuccia e i nipoti Loris e Arianna. Lasciando nel dolore anche i “suoi” Alpini.
Lutto ad Appiano Gentile
Sergio è “andato avanti” e con lui anche quella disponibilità cordiale che lo ha sempre contraddistinto. Quella voglia di esserci e quel senso di appartenenza divenuto stella polare per molti. “Era capotelaio alla Fiorete di Veniano, la stessa azienda dove ho lavorate anche io. Dagli anni 80 al 2006 siamo stati colleghi. Io sono andata in pensione l’anno successivo”. Sposati da 48 anni, hanno vissuto fianco a fianco. Condividendo. La casa, le passeggiate in montagna, la cura dell’orto e del giardino, grande passione di Sergio.
Il ricordo della moglie
“Quante camminate insieme per Appiano – racconta Loredana – Spesso andavamo al Monte Carmelo. Però il sabato pomeriggio, no. Il pomeriggio del sabato era dedicato alle Penne nere. Quando tornava dalla sede gli chiedevo come stavano i suoi amici Alpini. E lui: Stanno bene”. D’altra parte l’amore per il cappello e la penna nera era un legame che si portava dietro sin dagli anni 80, quando si tesserò per il gruppo, come ricorda il tesoriere Elio Monti. “Era un grande amico: io e lui eravamo sempre insieme nella gestione della sede – specifica Monti – La si apriva, la si chiudeva e la si teneva in ordine, ovviamente grazie anche al sostegno di tanti altri soci. Lo avremo fatto per una quindicina d’anni, dal 2000 al 2015. Ho sempre ritenuto Sergio un compagno prezioso perché ha dedicato tempo ed energie al gruppo”.